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Scudetto Napoli, è festa da Udine a Fuorigrotta: tutti pazzi per gli azzurri

La lunga festa di Napoli comincia al termine del match con l'Udinese: è scudetto e le celebrazioni coinvolgono tutta la città. Caroselli, fuochi d'artificio e lacrime di gioia.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’urlo di un’intera città squarcia il cielo del Golfo al fischio finale di Udinese-Napoli: gli azzurri sono campioni d’Italia. Per il terzo tricolore basta e avanza il punticino della Dacia Arena, 1-1 firmato di rabbia, d’orgoglio da Osimhen dopo che Lovric con il suo destro a giro aveva spento di colpo trombette e bengala. L’esultanza, la gioia, i cori e infine il lungo conto alla rovescia fino alla fine, prima dell’esplosione di gioia. Da Udine a Napoli, fino a ogni angolo del mondo in cui ci sia un cuore azzurro: è festa. Finalmente.

A Udine il punto scudetto: invasione di campo e lacrime

Festa che parte da Udine, dove si fatica a contenere l’entusiasmo degli 11mila supporter partenopei. L’invasione di campo per un po’ fa temere il peggio, ma in realtà è solo l’inizio delle celebrazioni, con calciatori e tecnici portati in trionfo. Negli spogliatoi, poi, si canta, si balla e si ride. Zielinski tinge d’azzurro i capelli dell’inviato Dazn, Spalletti si commuove in tv. Mentre a Napoli esplodono fuochi d’artificio e partono i caroselli. C’è chi ringrazia Diego e chi Aurelio, chi tutti e due. Sarà una lunga notte, indimenticabile.

In 50mila al Maradona per la festa scudetto di De Laurentiis

Trentatre anni hanno aspettato i tifosi del Napoli. Qualcuno forse aveva smesso di crederci. Non Aurelio De Laurentiis, che ha organizzato a Fuorigrotta un party per 50mila. Dieci maxischermi a proiettare le immagini della partita, migliaia e migliaia di cuori a battere forte al gol del pareggio. Poi, al fischio finale, la proclamazione di ‘Decibel’ Bellini, lo speaker ufficiale: “Finalmente, dopo 33 anni, il Napoli è campione d’Italia“. Le parole e le promesse del presidente – “Rivinceremo, rivinceremo, rivinceremo” – e i giochi di luce per celebrare lo scudetto. Appuntamento a domenica contro la Fiorentina per un’altra grande festa.

Caroselli e fuochi d’artificio, Napoli impazzisce per il tricolore

E in città? Impossibile descrivere pienamente con le parole quel che accade dopo la partita di Udine. Suoni di trombette, gente in strada, fuochi d’artificio. Il carnevale di Rio sembra una liturgia sacra, al confronto. È la festa di Napoli, è la vittoria dei tifosi, il trionfo di una città che come poche, forse davvero come nessuna, sa immedesimarsi con la sua squadra di calcio. Una festa meritatissima. Napoli, goditela tutta. Non sarà un trionfo isolato. E questo rende tutto ancora più bello.

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