Si è conclusa con il lieto fine la vicenda di Sebastiano Bianchi, il 29enne giocatore di basket in forza al Legnano, che era scomparso nelle giornata di lunedì.
Giovedì il ragazzo si è infatti presentato a casa dai genitori in piena notte, in buone condizioni di salute. La notizia è stata confermata da persone vicine all’ambiente del giocatore e poi in via ufficiale anche dalla società, iscritta al campionato di Serie B.
Sebastiano Bianchi è tornato a casa, il comunicato di Legnano
Il Legnano ha tenuto a ringraziare la trasmissione tv “Chi l’ha visto?”, che nella serata di mercoledì aveva dato ampio spazio alla sparizione del giocatore.
“Psicologicamente disorientato e spaventato, il giocatore di basket è tornato a casa spontaneamente dopo aver sentito anche l’appello della squadra a ‘Chi l’ha visto?’ di ieri sera” si legge sul sito dei Legnano Knights.
Sebastiano Bianchi, il mistero della scomparsa
Restano però diversi punti oscuri nella vicenda, a partire da quel cellulare ritrovato resettato all’interno dell’auto del giocatore poche ore dopo la scomparsa, che aveva fatto temere il peggio, per proseguire con l’auto avvistata dalle telecamere di sorveglianza per qualche minuto al fianco di quella di Bianchi nella notte tra lunedì e martedì, fino allo stato confusionale mostrato da Bianchi dopo essere tornato a casa.
I sommozzatori dei vigili del fuoco di Verbania (l’auto era staa ritrovata a Stresa, a pochi metri dall’acqua) avevano scandagliato per due giorni i fondali del lago Maggiore nel tratto tra Maggiore e Villa Taranto, temendo l’ipotesi del suicidio, ma per fortuna non c’è stato bisogno di proseguire le ricerche.
Sebastiano Bianchi, la carriera
Bianchi aveva fatto perdere le tracce di sé lunedì sera quando, dopo aver lasciato la casa dei genitori, disse che sarebbe andato a dormire nel proprio appartamento per essere pronto per l’allenamento di martedì, al quale non ha evidentemente mai preso parte.
Classe 1992, Bianchi è cresciuto nel settore giovanile di Varese per poi sviluppare la propria carriera tra Tortona, Cento, Omegna, Sangiorgese e Legnano, dove era tornato la scorsa estate dopo avervi militato nel 2018 in A2.
Ora la sua carriera può ripartire dopo la grande paura, ma la cosa più importante è che gli amici, tutto il basket italiano, ma soprattutto la famiglia, hanno potuto riabbracciare Sebastiano.