Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, ha parlato oggi in conferenza stampa in vista dell’attesissimo Derby della Mole contro il Torino, in programma sabato alle 18:00 all’Olimpico. La Juventus ha vinto 10 delle ultime 11 trasferte di Serie A contro il Torino (1P), incluse le ultime cinque, tenendo la porta inviolata ben otto volte nel parziale: potrebbe per la prima volta nella competizione vincere sei sfide esterne di fila contro i granata.
I bianconeri arrivano a questo appuntamento non al meglio, decimati in difesa dalle positività di Bonucci e Demiral e sotto l’occhio del ciclone per il caso McKennie, protagonista assieme a Dybala e Arthur di una cena (festa?) a casa dello statunitense, si dice, interrotta dai carabinieri, chiamati da un vicino di casa. In tutto ciò i bianconeri sono ancora in corsa per un piazzamento in Champions League (il primo posto è abbastanza lontano, seppur matematicamente possibile), e dunque il derby acquista, molto più degli anni scorsi, un valore davvero simbolico.
Ovviamente la conferenza stampa inizia proprio da quanto successo l’altra sera, e Pirlo ci tiene a togliersi subito la questione:
“Parlo adesso di quanto successo l’altra sera. I tre giocatori coinvolti non sono convocati per la partita di domani (il derby contro il Torino in programma sabato, ndr) e torneranno a lavorare col tempo, vedremo quando. Non voglio più avere a che fare con questo discorso”.
Dopo la sconfitta di Benevento, tutto l’ambiente juventino deve ricompattarsi per tornare sui binari giusti, e il derby sembra essere l’occasione perfetta. Inoltre, il Torino ha vinto solo una delle ultime 29 partite di Serie A contro la Juventus (2-1 nell’aprile 2015): completano il parziale 22 successi bianconeri e sei pareggi, e questo fa ben sperare Andrea Pirlo:
“Bisogna dire che c’è da ripartire perché bisogna andare avanti, voltare pagina e cercare di migliorare. Tutte le volte che c’è una caduta c’è sempre da ripartire. Ci sarà grande orgoglio perché questa è una squadra di campioni che hanno affrontato già momenti come questo. L’approccio è di vincere tutte le partite, poi si vedrà cosa succede sia davanti che dietro […] Il Toro è cambiato perché c’è molta differenza con l’allenatore di prima, giocano con moduli diversi. Le squadre di Nicola hanno un’impronta ben precisa, sappiamo bene cosa troveremo. Dovremo affrontare la partita con grande rabbia, dopo il Benevento abbiamo voglia di rivalsa”.
Pirlo, poi, conferma di non essere un “generale di ferro” alla Fabio Capello, smentendo le indiscrezioni di un faccia a faccia duro con la squadra dopo la sconfitta contro la compagine di Filippo Inzaghi:
“Non c’è stato nessun confronto, i giocatori sono arrivati solo ieri (giovedì, ndr). Abbiamo parlato con tutti singolarmente. Sappiamo l’importanza della gara e sappiamo cos’è successo nelle settimane precedenti. Parleremo prima della partita e la affronteremo al meglio”.
Una parola anche su CR7, tornato dalla nazionale molto deluso per via di quel gol negato causa assenza Var e Goal Line Technology:
“Sta bene. Era giustamente arrabbiato perché nelle qualificazioni ai Mondiali devono esserci VAR e Goal Line Technology. Sono partite importanti”. Da notare che contro il Torino, nel luglio 2020, è arrivato l’unico gol su punizione diretta di Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus in tutte le competizioni: dal suo arrivo in bianconero, il portoghese ha tentato 72 calci di punizione, registrando una percentuale realizzativa del 1.4%.
Infine la situazione dei singoli giocatori, soprattutto del reparto difensivo, dove Pirlo ha praticamente gli uomini contati:
“Alex Sandro sta bene, ha recuperato dall’infortunio. Ha avuto modo di allenarsi regolarmente è uno dei pochi che non ha avuto problemi. Danilo è a disposizione, aspettiamo gli ultimi tamponi e vedremo chi avremo a disposizione: è un’opzione sia per la difesa che per il centrocampo. Chiellini sta bene, è rientrato dalla Nazionale perché non poteva giocare la seconda partita e la terza era su un campo sintetico. Ringraziamo anche Mancini per questo”.
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