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Serie A, Cagliari: i ricordi di Diego Godin

La nostalgia di casa si fa sentire, ma la missione di Godin ora è una sola: dare una mano al Cagliari a salvarsi.

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Serie A, Cagliari: i ricordi di Diego Godin Fonte: Getty Images

Non è un segreto che, nonostante gli ultimi anni passati tra Inter e Cagliari, il centrale difensivo Diego Godin sia profondamente innamorato della squadra che lui stesso definisce “casa sua”, ovvero l’Atletico Madrid. Dopo nove stagioni in maglia Colchoneros e ben 389 partite disputate, l’uruguaiano torna a parlare dell’Atletico, e lo fa in una bella e sentita intervista rilasciata al quotidiano iberico AS.

Queste le sue dichiarazioni:

“Ho solo bei ricordi e pensieri d’affetto per l’Atletico Madrid. Penso con gioia all’ambiente, ai tifosi a tutti. Non abbiamo trovato un accordo per il rinnovo ed è per questo che sono andato via. Dopo 9 anni si era compiuto il ciclo. Ma non ho brutte parole per l’Atletico, ripeto. In quel momento piansi perché è difficile andartene da casa tua, dal posto che ami e in cui sei sempre voluto stare”.

Sempre parlando di Atletico Madrid, Godin ricorda il suo possibile addio nel 2015, e come tutta la squadra si strinse intorno a lui per scongiurare una sua partenza:

“Se è vero che Simeone aveva minacciato di andare via? Sì, era l’estate del 2015. C’era il Manchester City che avrebbe pagato più della mia clausola. Io stavo negoziando con l’Atletico e il City spingeva, il Cholo lo scoprì dal Giappone mentre io ero rimasto a Madrid. Tutti si strinsero, da Gabi a Raul Garcia e Tiago e il Cholo disse: “Se se ne va Godin, me ne vado io”. Qualche giorno dopo stavo già rinnovando. Questo dimostra il gruppo che c’era”.

Diego Godin, nella rosa del Cagliari, è ovviamente uno dei veterani, uno dei giocatori più esperti che si devono prendere la responsaibilità di guidare gli altri. Parlando proprio della lotta salvezza, ammette di viverla con un po di stress:

“Ho già vissuto una cosa simile in Uruguay. Dopo tanti anni in Europa a lottare per vincere titoli è più difficile. Sono venuto al Cagliari per dare una mano, l’idea era aiutare la squadra a lottare per l’Europa League, fare un passo avanti, ovvero ciò che voleva il presidente. Siamo entrati in questa situazione che genera un po’ di ansia, un po’ di nervosismo e per me, che sono uno dei veterani, molta responsabilità che mi assumo e con cui convivo. Fino alla fine saranno delle finali”.

Nei sardi, Godin gioca curiosamente con il figlio del suo ex tecnico, quel Simeone che tanto ha fatto per lui e per l’Atletico:

Giovanni Simeone? Un ragazzo per bene. Ha una grande attitudine, si allena bene, è sempre positivo e cerca di migliorarsi. Ha una grande forza fisica che gli dà qualcosa in più vicino all’area. Ha tutte le qualità per provare un altro campionato come quello spagnolo, o la Premier…  Continuerà a crescere”.

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