Il cambiamento del calcio porta con se tantissime riflessioni, più o meno corrette, sulla nuova natura di questo sport. Una delle più grandi differenze rispetto al passato è la frequenza con cui le partite finiscono con punteggi molto elevati, cosa molto diversa rispetto al passato. Nelle ultime stagione abbiamo assistito al alcuni risultati incredibili (Inter-Atalanta 7-1, per esempio), e più in generale un aumento del numero delle reti segnate nel nostro campionato. Questo dipende sicuramente dalla spinta che il broadcasting ha sul mondo del calcio, in quanto sicuramente si vendono meglio partite piene di gol che 0-0 tutti tattica e catenaccio. Questa considerazione ci porta ovviamente a parlare del cambiamento del gioco nei suoi dettami tattici e tecnici secolari, in quanto il calcio moderno è molto più veloce e fisico di quello di 20 anni fa.
Analizzando la classifica cannonieri della Serie A dal 2000 ad oggi, si notano subito alcune cose interessanti, ma una su tutte: fino a pochi anni fa, erano necessari molti meno gol per vincere la classifica marcatori. Per fare un esempio, nel 2001 Hernan Crespo vinse il titolo di capocannoniere con 26 gol, un’enormità per quei tempi. Andando un po avanti, nel 2002, 2003 e 2004 vinsero rispettivamente Trezeguet e Hubner (pari merito nel 2002), Vieri e Sheva, tutti e 4 con 24 gol. Ne bastarono addirittura 21 ad Alex Del Piero, nel 2008, per arrivare in cima alla classifica. A parte qualche exploit (Di Natale nel 2010 con 29, Cavani nel 2013 con 29) i numeri rimangono sostanzialmente simili fino alla baraonda napoletana di Gonzalo Higuain, che nel 2016 infranse ogni record segnando 36 reti in una singola stagione (replicato poi da Ciro Immobile nel 2019-2020).
Andando indietro nel tempo si diventatava capocannonieri anche con 15 gol (come Maradona nell’88) ed anche se non c’erano venti squadre in A, resta un numero bassissimo.
La domanda dunque è questa: è diventato veramente più facile segnare in Serie A? La risposta è né sì, né no. È un calcio diverso, un calcio meno di posizione e più di velocità e fisicità costanti, più verticale e meno legato alla tattica. Un tempo si giocava a uomo, si marcava stretto, e la grande tradizione di difensori italiani è fatta da giocatori che, senza tecnologia in campo, potevano anche usare le “maniere forti” quando ci si trovava davanti un Maradona o un Ronaldo. Oggi, invece, il calcio mondiale sta andando nella direzione dello spettacolo, dello show e, dunque, dei tanti gol.
Di sicuro alcune regole cambiate sono state decisive: dal vietare il retropassaggio al portiere alla regola dei tre punti che ha spinto le squadre a cercare di più la vittoria anziché accontentarsi del pari, dai cartellini che prima si estraevano più raramente e che ora sono aumentati alla crescita dei rigori concessi (specialmente per fallo di mani). Poi ci sono gli aspetti tattici, come il cosiddetto gioco che parte dal basso, che spesso crea problemi alle difese.
Come nelle migliori tradizioni degli americani, che amano i punteggi assurdi e gonfiati (vedi punteggi dell’NBA e dell’NFL, ma anche dell’NHL), il calcio moderno è sempre meno legato alla tattica e sempre più all’estro, alla magia del momento e alla preparazione fisica eccellente. Si perderà il concetto di difendere? Sicuramente no, ma il calcio non sarà mai più quello di una volta.
Di seguito la classifica dei Capocannonieri della Serie A dal 2000 ad oggi:
2000: Andrij Ševčenko (Milan) – 24 gol
2001: Hernan Crespo (Lazio) – 26 gol
2002: David Trezeguet (Juventus) e Dario Hubner (Piacenza) – 24 gol
2003: Christian Vieri (Inter) – 24 gol
2004: Andrij Ševčenko (Milan) – 24 gol
2005: Cristiano Lucarelli (Livorno) – 24 gol
2006: Luca Toni (Fiorentina) – 31
2007: Francesco Totti (Roma) – 26 gol
2008: Alessandro Del Piero (Juventus) – 21
2009: Zlatan Ibrahimovic (Inter) – 25
2010: Antonio Di Natale (Udinese) – 29 gol
2011: Antonio Di Natale (Udinese) – 28 gol
2012: Zlatan Ibrahimovic (Milan) – 28 gol
2013: Edinson Cavani ( Napoli) – 29 gol
2014: Ciro Immobile (Torino) – 22 gol
2015: Mauro Icardi (Inter) e Luca Toni (Hellas Verona) – 22 gol
2016: Golzalo Higuain (Napoli) – 36 gol
2017: Edin Dzeko(Roma) – 29 gol
2018: Mauro Icardi (Inter) e Ciro Immobile (Lazio) – 29 gol
2019: Fabio Quagliarella (Sampdoria) – 26 gol
2020: Ciro Immobile (Lazio) – 36 gol
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