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Inter-Lecce 2-0: Darmian e Calhanoglu gol ma stavolta bastano. Gaspar peggiore in campo

Primo successo della stagione, cancellato l'amaro pari di Marassi. Ancora zero punti per i salentini, vittime di un calendario davvero complicato

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Alla prima a San Siro l’Inter porta a casa gli attesi tre punti. I nerazzurri archiviano la pratica Lecce con un gol per tempo. A spingere l’inerzia della gara nei confronti dei nerazzurri ci pensa Darmian dopo appena 5 minuti di gioco. Nella ripresa, poi, Thuram si procura un calcio di rigore che Calhanoglu trasforma spiazzando Falcone. I pugliesi hanno l’atteggiamento di chi vorrebbe ma non può, limitandosi ad un solletico che poco infastidisce i campioni d’Italia. Tutto fin troppo semplice ed è 2-0 per la truppa di Inzaghi.

Inzaghi e Gotti non cambiano

C’è ancora un pizzico di amaro in bocca dopo il pareggio di Genova. Così l’Inter si presenta a San Siro arrabbiata e nella sua miglior veste, con l’unica eccezione – non banale – di Lautaro Martinez che è infortunato e pertanto rimpiazzato da Taremi. Per il resto nessuna variazione nel consueto 3-5-2 di Inzaghi con Pavard titolare in luogo in Bisseck. Anche Gotti ha le idee chiare e non ci sono deroghe al suo 4-2-3-1 nonostante il pesante passivo maturato alla prima contro l’Atalanta.

Darmian indirizza subito l’incontro

Nella prima frazione di gioco i nerazzurri partono forte e sbloccano immediatamente il risultato dopo appena 5 minuti. La spizzata di Taremi in aria di rigore trova l’inserimento tempista di Darmian che insacca alle spalle di Falcone. Episodio a parte il match è equilibrato con i salentini che fanno comunque il loro con tutte le difficoltà del caso e l’evidente divario tecnico. L’Inter non corre particolari rischi, anche perché la retroguardia è ben attenta e i giallorossi non attaccano con molti uomini e soprattutto riempiono poco l’area avversaria.

Calha raddoppia e chiude la pratica

I campioni d’Italia provano ad alzare il ritmo ad inizio ripresa sfiorando il raddoppio. Che non arriva subito, ma dopo 69 minuti di gioco: Thuram viene trattenuto ingenuamente dentro l’area di rigore e Mariani concede il penalty. Dal dischetto va l’infallibile Calhanoglu per il 2-0 che chiude di fatto i conti. A quel punto i padroni di casa fanno le opportune rotazioni del caso e lo spuntato Lecce nulla può per rimettersi in carreggiata. Finisce così, con la sensazione che all’Inter sia bastato il pilota automatico per avere la meglio sul pur generoso team di Gotti.

Top e flop dell’Inter

  • Calhanoglu 7 Partecipa all’azione del primo gol e realizza il secondo. In più compie un ottimo lavoro anche in fase di non possesso.
  • Darmian 7 Ogni anno viene messo in discussione ma si rivela sempre risorsa utile.
  • Taremi 6,5 Molto bene sia per l’assist che per il movimento prezioso che svolge lungo il fronte offensivo.
  • Sommer 6 Più che peggiore in campo possiamo definirlo spettatore se non per l’ordinaria amministrazione. Unica parata nel finale su tiro di Berisha.

Top e flop del Lecce

  • Ramadani 6 Punto di riferimento per i compagni. E’ quello che più si fa sentire.
  • Dorgu 6 Tra i meno peggio. Fa quello che può.
  • Krstovic 5,5 Si danna molto ma è solo e non riceve l’apporto di cui avrebbe bisogno dai compagni.
  • Gaspar 5 Se sia l’ennesima corvinata ad oggi non possiamo dirlo ancora. Certo la prestazione di San Siro non è incoraggiante.

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