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Serie A, ufficiale nuovo protocollo Covid voluto dalla Lega Calcio

La Lega Serie A comunica ufficialmente il nuovo protocollo anti Covid-19, voluto dopo le grandi polemiche che stanno accompagnando questa giornata di campionato.

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Dopo la riunione che si è tenuta ieri tra le squadre di Serie A, la Lega Calcio, nella persona di Paolo Dal Pino, ha pubblicato una nota ufficiale contenente le nuove disposizioni in merito alle regole da seguire e al protocollo da adottare per contrastare la Pandemia di Covid-19, in modo da preservare al massimo l’integrità e la regolarità del Campionato italiano. Questo nuovo provvedimento si è reso necessario in seguito alle tantissime polemiche che stanno accompagnando questa prima giornata del 2022. 

Serie A, il comunicato ufficiale del nuovo protocollo

Il Consiglio di Lega del 6 gennaio del 2022:

– nell’esercizio delle funzioni di cui all’articolo 29 dello Statuto della Lega relativo ai calendari delle competizioni ufficiali,

– considerato l’attuale andamento in crescita della crisi pandemica di Covid-19. ma anche l’obiettivo primario di garantire la disputa di tutte le Competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A nell’interesse delle Associate, dei Licenziatari dei diritti audiovisivi, dei Tifosi e degli Sponsor, e ferma restando, in ogni caso. l’esigenza prioritaria di tutelare la salute e la sicurezza dei calciatori, degli staff. degli arbitri e degli addetti ai lavori e di rispettare tutte le misure di prevenzione e protezione vigenti al fine di limitare la diffusione del virus SARS-CoV-2,

– letta la circolare del Ministero della Salute numero 60136 del 30 dicembre 2021,

– considerato l’Allegato J del Regolamento della UEFA Champions League (Stagione 2021/2022) del Regolamento della UEFA Europa League (Stagione 2021/2022) e del Regolamento della UEFA Europa Conference League (Stagione 2021/2022),

ha deliberato di disporre. in via transitoria, eccezionale e Limitatamente alla corrente stagione sportiva 2021/2022 le seguenti regole per le ipotesi di positività al virus SARS-CoV-2 dei calciatori dei Club partecipanti alle Competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A:

1) qualora uno o più calciatori dello stesso Club risultassero positivi al virus SARS-CoV-2 la gara sarà disputata, secondo il calendario di ciascuna competizione purché il Club in questione abbia almeno tredici calciatori (di cui almeno un portiere) tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e della formazione Primavera nati entro il 31 dicembre 2003, risultati negativi ai test entro il termine del punto 4

2) qualora il Club non disponga del numero minimo di calciatori di cui al punto 1. la Lega, delibererà di conseguenza

3) qualora il Club sia in grado di disporre del suddetto numero minimo di calciatori e comunque non presenti in campo la squadra, subirà le sanzioni previste dall’articolo 53 delle N.OLF

4) ciascun Club, ai fini dell’applicazione delle norme di cui ai punti 1. 3 dovrà inviare a mezzo pec alla Lega Nazionale Professionisti Serie A la documentazione comprovante le riscontrate positività entro la mezzanotte del giorno precedente il giorno di gara.

Si richiama l’attenzione sulla corretta applicazione di quanto previsto dalle Indicazioni Generali della Figc (cd. Indicazioni Generali per la pianificazione, organizzazione e gestione della ss 2021/2022 finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid- 19″ Versione 1-2-3-4 e successive e dalle vigenti disposizioni normative statali.

Serie A, quanto caos in questa 20° giornata

Bisogna proprio ammettere che questa giornata di campionato è una delle più problematiche vissute ultimamente dalla Lega. I casi di Covid-19 fatti registrare all’interno dei gruppi squadre sono numerosi e davvero preoccupanti, ed è ovvio che prima di tutto vada tutelata la salute degli atleti.

Come esprime bene il comunicato, però, è importante anche rispettare i diritti di tutti, dai tifosi alle Tv fino alle squadre stesse. Al momento attuale si è già deciso che non si giocheranno quattro delle 10 partite in programma. Nello specifico è saltata Bologna-Inter (i nerazzurri si sono dovuti presentare regolarmente in campo al Dall’Ara), Salernitana-Venezia, Atalanta-Torino e Fiorentina-Udinese.

Quello che al momento non si capisce sono i criteri con cui le ASL operano, dato che alcune squadre con più positivi non sono state fermate (vedi l’Hellas Verona), mentre altre con poche positività sono state invece poste in quarantena e impossibilitate a viaggiare. 

Situazione paradossale poi il caso del Napoli. L’ASL 1 aveva dato il via libera alla squadra per viaggiare alla volta di Torino, mentre l’ASL 2 ha posto in quarantena tre membri della squadra mentre erano già in viaggio. 

Serie A, la Lega continua con la linea dura

La questione più importante che dice il comunicato è una posizione che sarebbe dovuta essere chiarita già da tempo in Serie A: con 13 giocatori disponibili, tra cui almeno un portiere, si gioca. Se fosse anche coi primavera. 

Sanzioni saranno previste per le squadre che, pur avendo il numero minimo di giocatori, non si presenteranno in campo. Questo ovviamente, come auspicato già dall’AD nerazzurro Beppe Marotta, va c comunque costantemente in contrasto con il lavoro delle ASL, che ovviamente non dipendono dalla Lega. Nonostante questo nuovo protocollo, le polemiche non mancheranno certamente.

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