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Settebello, squalifica e multa per la protesta dopo lo scandalo arbitrale alle Olimpiadi: salta la World Cup

Oltre il danno, la beffa per gli Azzurri già tartassati nel corso dei Giochi di Parigi: Campagna e i suoi puniti per aver avvicinato gli arbitri dopo Italia-Ungheria.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Oltre il danno, la beffa. Decisa la “punizione” per il Settebello da parte dell’Aqiu, l’Unità per l’Integrità degli Sport Acquatici, che ha sanzionato la clamorosa protesta inscenata dalla Nazionale italiana di pallanuoto all’indomani dello scandalo arbitrale ai Giochi di Parigi. Per gli Azzurri di Campagna, di fatto già tagliati fuori dalle Olimpiadi in seguito a una decisione che la stessa World Aquatics aveva giudicato sbagliata, è arrivata l’esclusione a tavolino da un’altra competizione: la World Cup.

Il caso Condemi durante Italia-Ungheria alle Olimpiadi

Piccolo riassunto delle (amare) puntate precedenti: ai quarti del torneo olimpico, durante Italia-Ungheria, un evidente errore arbitrale era costato agli Azzurri l’annullamento di un gol di Condemi e la sua espulsione per brutalità. La partita si era chiusa in parità e con la successiva eliminazione degli Azzurri ai rigori. Nella partita successiva, la semifinale per il quinto posto contro la Spagna, l’Italia giocò volontariamente i primi quattro minuti in inferiorità numerica (il tempo di un’espulsione per brutalità), rinunciando a Condemi.

La protesta di Campagna e dei giocatori e la sentenza dell’Aqiu

Il comportamento degli Azzurri, secondo l’Aqiu, ha violato l’articolo 5 del Codice di Integrità. Poco importa che l’Italia avesse ragione e che l’errore tecnico da parte del primo arbitro avrebbe dovuto indurre la federazione internazionale a far rigiocare la partita: gli Azzurri si sono macchiati di “cattiva condotta” per aver avvicinato i direttori di gara nel parcheggio dello stadio del nuoto dopo la partita, mentre l’autobus dell’Italia era pronto per rientrare al villaggio.

La punizione: Italia esclusa dalla World Cup di pallanuoto

Per gli Azzurri, dunque, sei mesi di stop e l’impossibilità di partecipare alla World Cup di pallanuoto, manifestazione organizzata dalla stessa World Aquatics ed erede della vecchia World League. Si tratta di una competizione in programma durante l’inverno, da non confondere coi Mondiali in programma in estate a Singapore e a cui l’Italia prenderà parte regolarmente. I giocatori, nel frattempo, potranno scendere in vasca nei club: la punizione, infatti, è a livello di Nazionale, non di singoli atleti.

Multa salatissima per la Federnuoto: 100mila dollari (con lo sconto)

C’è anche un pesante risvolto economico, oltre che sportivo e d’immagine, nella sanzione decisa a danno degli Azzurri: la Federnuoto, infatti, dovrà pagare una multa di 100mila dollari, 50mila dei quali entro novanta giorni: gli altri 50mila sono sospesi fino al 17 ottobre 2026 e potrebbero essere condonati in caso di buona condotta da parte della Nazionale italiana. Che aveva ragione nel merito, ma ha sbagliato nella protesta, secondo l’Aqiu.

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