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Pallanuoto: vergogna Var e arbitri da scandalo, il Settebello lotta ma l’Ungheria lo elimina ai rigori

Condemi espulso al 13’ da una lettura incomprensibile della video review: nonostante i 4 minuti di inferiorità l’Italia rimonta i magiari, poi paga la fatica nel finale e perde dai 5 metri

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Disastro Var a Parigi 2024: nei quarti del torneo di pallanuoto di Parigi 2024 con l’Ungheria il Settebello viene punito con l’espulsione per gioco violento di Francesco Condemi, inventata dal duo arbitrale nonostante il check alla review. In inferiorità per 4 minuti, l’Italia rimonta e si porta sul +2, salvo poi accusare la fatica nel finale: la gara finisce ai rigori, che condannano gli azzurri all’eliminazione.

Parigi 2024: Var e arbitri da scandalo nella sconfitta del Settebello

Di ingiustizie arbitrali è piena la storia della pallanuoto, ma quella subita stasera dal Settebello nel quarto di finale delle Olimpiadi di Parigi 2024 con l’Ungheria rientra in una nuova specie. Un’ingiustizia 2.0, possibile grazie all’uso distorto del Var operato dal duo arbitrale, composto dal rumeno Alexandrescu e dal montenegrino Miskovic, insieme all’addetto alla review, l’australiano Hedges.

Parigi 2024: Settebello, l’espulsione di Condemi inventata al Var

Sul 3-2 per l’Ungheria, al 13’, l’azzurro Condemi segna un gran gol, ma dopo aver scagliato il pallone la sua mano termina la corsa sulla faccia dell’ungherese Jansik, che tentava di stopparlo: è un contatto non falloso come ce ne sono tanti in uno sport tanto fisico come la pallanuoto. Non per Miskovic e Alexandrescu, che dopo una lunga analisi al Var annullano il 3-3 ed espellono Condemi – uno dei migliori tra gli azzurri – per gioco violento (prima definito brutalità): rigore automatico per l’Ungheria, che va sul 4-2, e 4 minuti di inferiorità numerica per il Settebello.

Parigi 2024: i fischi del pubblico al Var e la rimonta del Settebello

Una scelta clamorosa ed errata, se ne accorge anche il pubblico dell’Arena La Defense: quando le immagini vengono mostrate sul maxischermo anche il pubblico ungherese si rende conto che quello di Condemi non è neanche fallo. Giù fischi e buu, ma gli arbitri non tornano indietro, mettendo la firma sul più grande errore da quando il Var è stato introdotto nella pallanuoto, nel 2019.

La mazzata, però, non affonda il Settebello, che inizia a giocare ad un livello superiore, soprattutto in difesa, aiutato dalle parate di Del Lungo. L’Italia chiude addirittura in vantaggio i 4 minuti di inferiorità, poi rimonta, portandosi per tre volte sul +2 (6-4, 7-5 e 8-6 in avvio di ultimo quarto): capitan Di Fulvio ed il mancino italo-argentino Echenique, 3 gol a testa, sono i trascinatori.

Parigi 2024, il Settebello cala nel finale

La fatica per i 4 minuti inferiorità, però, si fa sentire nel finale, anche perché di fronte ci sono i maestri magiari. Zalanki, mancino della Pro Recco, avvia il ritorno dell’Ungheria, che controsorpassa gli azzurri – ora assai imprecisi in attacco – portandosi sul 9-8. Il Settebello è spinto avanti ancora dall’orgoglio e con Presciutti agguanta il 9-9 a 1’23’’ dalla sirena. Prima dei rigori c’è ancora tempo per un intervento prodigioso di Del Lungo, che a una manciata di secondi dal gong dice no alla conclusione sotto misura di Jansik, lanciato in controfuga.

Parigi 2024: il Settebello condannato dai rigori e da Vogel

Del Lungo para anche il primo rigore della leggenda Denes Varga, olimpionico a Pechino 2008 giunto alla sua 5a e ultima edizione dei Giochi, ma poi il Settebello sbatte su Soma Vogel, il più grande specialista al mondo sui tiri dai 5 metri: il portiere ungherese stoppa Di Fulvio, Fondelli (che aveva fallito due penalty anche nei 32’ regolamentari) e Di Somma. Il 13esimo azzurro Nicosia, gettato nella mischia da Campagna per sparigliare le carte, ferma il tiro di Fekete, ma non basta. Manhercz, già autore di 5 reti in partita, trasforma il rigore che condanna il Settebello all’eliminazione e lancia l’Ungheria verso la semifinale con la Croazia.

Di Fulvio e molti altri azzurri scoppiano in lacrime: per la generazione di talenti nati tra il ’92 e il ’95 Parigi 2024 era forse l’ultima occasione per interrompere la maledizione olimpica che grava sul Settebello da Barcellona ’92. Il torneo, però, prosegue: venerdì c’è la semifinale per il 5° posto con la Spagna, la grande delusa dei quarti. Gli iberici, però, hanno dovuto vedersela solo con la Croazia e non anche con arbitri e Var da scandalo.

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