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Shanghai, Sinner domina il confronto con lo “sbadigliante” Medvedev ma il gesto a fine match preoccupa i fan

Jannik Sinner conquista in poco più di un’ora il passaggio alle semifinali del Masters1000 cinese dominando il confronto con Medvedev ma la sua esultanza lascia trasparire una frustrazione che preoccupa

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Sono passati 3 anni da quello sbadiglio che è diventato famoso e virale e le cose tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev sono cambiate parecchio. L’ultima dimostrazione arriva nel match dei quarti di finale a Shanghai con l’azzurro che ha letteralmente dominato la sfida contro il russo conquistato l’accesso alle semifinali del torneo cinese.

Sinner-Medvedev: lo sbadiglio diventato virale

ATP Finals del 2021: Jannik Sinner è poco più di un ragazzino ventenne che si sta affacciando al mondo del grande tennis. Il talento è già lì ma la costruzione di quello che sarà era appena cominciata. L’altoatesino gioca le Finals di Torino come sostituto di Matteo Berrettini, fermato da un infortunio. L’incontro con Medvedev è a senso unico con l’azzurro che perde nettamente il primo set 6-0 e il russo che fa uno sbadiglio molto plateale quasi a rimarcare che è tutto troppo facile. In realtà la gara fu più equilibrata del previsto con il russo che si impone solo al terzo set e solo al tiebreak.

Jannik domina gli scontri diretti

Da quel momento in poi però le cose sono andate lentamente cambiando. A Torino, Jannik scopre un “nemico” (sportivo si intende) che diventerà una sorta di bestia nera nel corso degli anni successivi. Il russo diventa infatti un ostacolo insormontabile per l’azzurro che perde tutti i confronti diretti anche successivi: a Vienna, poi in finale a Rotterdam e a Miami. Nella seconda parte del 2023 però qualcosa cambia, arriva il momento in cui Jannik innesca le marce più alte e comincia ad arrivare al picco del suo gioco. La prima dimostrazione è la finale di Pechino con l’azzurro che vince in due set, poi la vittoria in finale anche a Vienna, in semifinale proprio alle Finals di Torino e infine il capolavoro agli Australian Open. Medvedev avanti 6-0 negli scontri diretti finisce col perderne 7 degli ultimi 8 con i quarti di Wimbledon unica eccezione, e soprattutto con un pesante 7-0 sul cemento la superficie preferita del russo. E a Shanghai con un match di poco meno di un’ora e mezza (6-1, 6-4) è arrivata l’ennesima dimostrazione.

Il gesto di Jannik a fine partita

Sinner è riuscito a farsi conoscere non solo per il suo gioco ma anche per il suo comportamento in campo. A differenza di molti colleghi che si lasciano andare a momenti di frustrazione, di protesta e magari anche di qualche racchetta spaccata, l’altoatesino dimostra sempre un atteggiamento perfetto. E proprio per questo motivo ha creato un po’ di sorpresa il gesto di esultanza dell’azzurro che dopo la vittoria con Medvedev ha scagliato con decisione la pallina che aveva in tasca verso gli spalti. Un gesto inusuale per il numero 1 al mondo che ha spaventato molti fan sui social. La questione legata al caso doping pende come una “spada di Damocle” su Jannik, sul suo team ma anche sui suoi tifosi che si chiedono se in queste ore non sia successo qualcosa che ha fatto innervosire e preoccupare il campione italiano.

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