Altra giornata di incontri e altre polemiche a Wimbledon dove la lunghezza dei match può portare a delle sospensioni improvvise e che spesso fanno discutere come nel caso della sfida tra lo statunitense Ben Shelton e l’australiano Rinky Hijikata.
Il match sospeso a un game dalla fine
Il 22enne americano è una delle teste di serie che a Wimbledon sembra non soffrire della caduta dei big. Ben Shelton ha dimostrato il suo impatto sull’erba anche nel match contro l’australiano Hijikata vincendo nettamente il primo set con il punteggio di 6-2, poi ha sofferto un po’ di più nel secondo (7-5), prima di riprendere la marcia nel terzo. Ma sul punteggio di 5-4 quando stava per servire per il match, un supervisor dell’organizzazione di Wimbledon è entrato in campo per comunicare la sospensione del match a causa “della scarsa luminosità e per l’impossibilità di spostare la partita su un altro campo”. Una decisione arrivata alle 21.30.
La rabbia di Shelton
La decisione è stata presa con rabbia da Ben Shelton che ha protestato in maniera molto vibrante nei confronti dell’organizzazione e dell’arbitro. Una rabbia forse alimentata anche dal fatto che nel game precedente il giocatore statunitense aveva sprecato tre matchpoint per chiudere la pratica. Anche il pubblico presente sul campo numero 2 ha protestato per la decisione ma gli ufficiali del torneo sono stati irremovibili. Una situazione del genere era accaduta anche al suo connazionale Taylor Fritz che nel primo match del suo torneo aveva subito lo stop prima di cominciare il quinto set contro il francese Mpetschi Perricard, in quel caso lo stop era arrivato alle 22.20 e anche in quel caso lo statunitense non l’aveva presa bene quando c’era ancora il quinto set da giocare.
Il regolamento di Wimbledon
Wimbledon è un torneo unico nel panorama del tennis mondiale, nonostante le innovazioni tecnologiche portate proprio in questa edizione, lo slam inglese mantiene una sua unicità come la regola del coprifuoco alle ore 23, orario entro il quale tutte le partite devono necessariamente terminare. Una decisione presa perché il sito si trova all’interno di un’area residenziale e dunque per rispettare le persone he vivono nella zona. Ma allo stesso tempo solo due campi (il Centrale e il numero 1) sono dotati di illuminazione artificiale e per questo motivo, indipendentemente dalla regola delle 23, le partite possono essere sospese per oscurità a discrezione dell’arbitro o degli organizzatori del torneo.