Di Sinisa Mijalovic, della sua malattia e delle ultime ore rimane anche questo contributo nelle ultime disperate fasi della malattia che ha contrastato come ha saputo e voluto. Da quanto emerge, Mihajlovic ha cercato aiuto anche all’ospedale Papa Giovanni perché, dopo avere effettuato diversi tipi di cure negli ultimi tre anni, per contrastare la leucemia mieloide acuta, all’ex calciatore era stata segnalata una nuova tecnica che viene praticata da Alessandro Rambaldi, direttore del dipartimento di Ematologia-Oncologia dell’ospedale di Bergamo.
- Mihajlovic, la scelta della cura sperimentale
- Le parole della dottoressa Bonifazi, amica e oncologa di Mihajlovic
- L'ultimo saluto in Campidoglio di amici, tifosi e politici
- I funerali alla Basilica di Santa Maria degli Angeli alle 11
Mihajlovic, la scelta della cura sperimentale
E qualche mese fa, così, si è rivolto al primario, che lo ha seguito, si legge in una nota del Papa Giovanni, “nella fase finale della sua malattia per un protocollo sperimentale”.
Un paziente Sinisa, l’allenatore e il re delle punizioni, che “ha vissuto con grandissimo coraggio e dignità la sua malattia”, si legge nella nota.
Quella leucemia mieloide acuta che gli era stata diagnosticata tre anni fa, nel 2019 di rientro dalla Sardegna, e che aveva contrastato con i cicli di chemio, un trapianto, nuove terapie e che – in questi mesi – aveva deciso di contenere con questa sperimentazione.
Anche per questo, il nome di Rambaldi è compreso nel breve elenco dei medici che la famiglia Mihajlovic ha voluto ringraziare nel comunicato che ha annunciato la sua scomparsa che è stato deciso per sottolinearne le cure effettuate “con amore e rispetto”.
Gravina rende omaggio a Mihajlovic
Le parole della dottoressa Bonifazi, amica e oncologa di Mihajlovic
Tra i medici che hanno accompagnato Mihajlovic nel proprio percorso di cura c’è anche la dottoressa Francesca Bonifazi , direttrice del Programma trapianto e del Programma dipartimentale di terapie cellulari avanzate all’interno dell’Ematologia diretta dal professor Michele Cavo all’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
Ha detto al Corsera:
“Sinisa è stato un uomo che aveva una grande voglia di vivere e amava la vita più di qualunque altra cosa. Poi è stato circondato dall’affetto dei suoi: sua moglie gli è stata vicina dal primo all’ultimo momento, sempre. Arianna è stata la donna che gli ha dato coraggio e che ha gestito la famiglia in una fase molto difficile”, le sue parole.
L’ultimo saluto in Campidoglio di amici, tifosi e politici
La morte di Mihajlovic, che aveva fin dal primo momento annunciato la sua malattia in pubblico pur continuando ad allenare il Bologna, ha scosso tutto il mondo del calcio. A salutarlo per l’ultima volta, alla camera ardente in Campidoglio, tifosi della Roma e della Lazio, calciatori, allenatori, ma anche la premier Giorgia Meloni e il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Giorgia Meloni in raccoglimento alla camera ardente
I funerali alla Basilica di Santa Maria degli Angeli alle 11
Un tributo che continua con 2000 tifosi (di qualunque estrazione e squadra, dalla Lazio al Bologna) all’esterno della basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, dove si stanno celebrando le esequie per salutare il campione e abbracciare l’uomo, il padre e marito amorevole e amatissimo di Arianna e di quegli splendidi ragazzi, i suoi figli, che gli sono stati vicini.
Presenti il presidente della Figc, Gabriele Gravina, il presidente del CONI, Giovanni Malagò, gli ex calciatori Francesco Totti, Bruno Conti, Daniele De Rossi, il presidente della Lazio Claudio Lotito, l’attaccante Ciro Immobile.
Personaggi del mondo dello spettacolo come Gianni Morandi e dei social come Gianluca Vacchi, che hanno reso omaggio a nome dei tifosi del Bologna all’ex allenatore. Un amore di affetto e di riconoscenza che ha avvolto Sinisa, Arianna e la loro famiglia da sempre molto amati dai tifosi e dai bolognesi che gli hanno conferito anche la cittadinanza onoraria.