La finale che tutti volevano: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sfidano per l’atto conclusivo del Roland Garros. La rivalità tra i due migliori tennisti al mondo vive un altro capitolo che di certo non sarà l’ultimo. Ma la finale un valore altissimo per tutti e due.
- La prima volta di Jannik e Carlos
- Un record pronto a cadere
- Sinner-Alcaraz: cosa significa la finale
- L’ultimo allenamento
La prima volta di Jannik e Carlos
Non è la prima volta che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si incontrano in una finale, anzi. L’ultima sfida tra i due nel match che assegnava un titolo è andata in scena solo qualche giorno fa sul centrale del Foro Italico con lo spagnolo che ha conquistato la vittoria agli Internazionali d’Italia vincendo il match in due set. Ma si tratta della prima volta che quelli che vengono considerati i due migliori tennisti al mondo giocano uno contro l’altro la finale di uno slam, una partita che non vale come tutte le altre.
Un record pronto a cadere
Jannik Sinner ha conquistato tre slam in carriera, Carlos Alcaraz ha già raggiunto quota 4: mettendo insieme i risultati di entrambi gli ultimi 5 slam giocati portano la loro firma. Già nel 2024 si è avuta la sensazione di aver vissuto il passaggio a una nuova era e la finale del Roland Garros non fa che ufficializzare questo passaggio di consegna con il mondo del tennis dominato dall’azzurro e dallo spagnolo. Ma nella finale del torneo francese c’è un record pronto a cadere: uno tra Jannik e Carlos infatti perderà per la prima volta la finale di uno slam. Entrambi hanno un record immacolato (3 su 3 per Sinner e 4 su 4 per Carlos) ma dopo il match di Parigi non sarà più così.
Sinner-Alcaraz: cosa significa la finale
In palio nella finale tra Sinner e Alcaraz c’è ovviamente uno dei trofei più importanti del tennis. Ma i due tennisti si avvicinano all’appuntamento con due sentimenti completamente diversi. Carlos Alcaraz ha dimostrato in questa stagione e in passato di trovarsi completamente a suo agio sulla terra rossa ma riuscire a vincere due volte a Parigi significa entrare nella storia del torneo che ha reso grande il suo connazionale e idolo Rafael Nadal.
Sinner dal canto suo arriva forse con qualche pressione in meno. Il rientro dopo la lunga pausa e sulla superficie che meno preferisce rappresentava una grande incognita, ma anche quei dubbi sono svanito. L’altoatesino ha dimostrato non solo di aver ripreso da dove aveva lasciato ma sembra anche migliorato sulla terra rossa e per lui non ci poteva essere ritorno migliore. Certo gli scontri diretti con Alcaraz sono diventati un tasto dolente e perderne un altro, e di questa importanza, non gli farebbe piacere.
L’ultimo allenamento
Sul Philippe Chatrier si stava giocando la finale tra Aryna Sabalenka e Coco Gauff (con quest’ultima che ha avuto la meglio). Proprio nello stesso momento Jannik Sinner era ancora una volta in campo per allenarsi e le immagini che sono arrivate da Parigi hanno mostrato che il numero 1 al mondo si è concentrato in particolar modo sul servizio, il colpo che ha funzionato peggio nel corso della sfida contro Djokovic. Jannik non vuole lasciare nulla al caso.