Con il trionfo in Coppa Davis a Malaga si è concluso l’incredibile 2024 di Jannik Sinner, che, prima di tornare ad allenarsi in vista della prossima stagione, ora si godrà delle meritate vacanze per staccare un po’ dal tennis, da tutta l’attenzione mediatica e magari per cercare di non pensare al ricorso Wada sul caso clostebol.
Già, perché sulla prossima stagione di Jannik – che dovrebbe iniziare con gli Australian Open – c’è l’enorme incognita del ricorso Wada, a proposito del quale è tornato a dire la sua Angelo Binaghi ad Associated Press, parlando anche di “qualcuno che vuole fermare Sinner”.
- Il sospetto complotto sul caso clostebol e ricorso Wada
- Binaghi: “Caso clostebol chiarito in ogni aspetto”
- Binaghi: “Solo due imbecilli non hanno chiaro cosa sia successo”
Il sospetto complotto sul caso clostebol e ricorso Wada
Dopo l’incredibile stagione di Jannik Sinner, le attenzioni degli appassionati italiani – e non solo – di tennis sono ovviamente state riversate sul ricorso della Wada sul caso clostebol che sta attanagliando il n°1 al mondo dalla scorsa primavera. Tutti vogliono sapere se il miglior giocatore del mondo potrà nuovamente scendere in campo o meno l’anno prossimo e, nonostante quanto accaduto in occasione della contaminazione sembri ormai chiaro a tutti, c’è ancora molta incertezza su quello che sarà l’esito del ricorso.
Compreso non sia stato direttamente Sinner ad aver assunto la sostanza, la cui contaminazione è stata dovuta a un caso sfortunato, e che la quantità con cui è entrato in contatto era talmente irrisoria da non comportare alcun vantaggio all’altoatesino, la decisione della Wada di ricorrere in giudizio sorprese un po’ tutti, facendo pensare anche a un possibile accanimento nei confronti di Jannik, come sembra sottintendere anche il presidente della FITP, Angelo Binaghi: “Non so se ci sia qualcuno che voglia fermare Sinner. Qualcuno, anche in Italia, spera fermino Sinner, questo è chiaro ormai, però non ce ne frega nulla”
Binaghi: “Caso clostebol chiarito in ogni aspetto”
Binaghi ha infatti evidenziato come il caso clostebol sia stato ormai snocciolato in ogni particolare, il tutto in favore di Sinner, che è ormai evidente non essere responsabile di quanto accaduto, ma soprattutto di non essere un dopato, ma semplicemente un fenomeno: “Il caso Clostebol è stato chiarito in ogni suo aspetto. Tutti hanno capito che cosa sia accaduto a Sinner e credo che questo sia l’aspetto più importante, soprattutto per l’integrità dell’immagine del ragazzo e, ancora di più, per il suo stato emotivo che ora deve essere cambiato da quello che ha dovuto sopportare da Indian Wells in poi”.
Binaghi: “Solo due imbecilli non hanno chiaro cosa sia successo”
Secondo Binaghi sono infatti in pochi a non aver capito, o meglio, a non voler credere nell’innocenza di Sinner: “Pur essendo consapevole di non aver fatto nulla di male Jannik non poteva parlarne. La verità è che tutti hanno compreso ciò che è accaduto, esclusi forse due imbecilli al mondo. Eppure, l’ho detto a Sinner, questo è un titolo di merito per la maggior parte delle persone di buon senso”.
Il presidente della FITP sembra essere comunque fiducioso per l’esito della sentenza: “Ritengo il caso ormai chiuso e credo che il peggio sia ormai alle spalle per fortuna: non rimane che attendere la sentenza, che non so se verrà emessa prima o dopo gli Australian Open. Credo sia una pura formalità, abbiamo grande fiducia nel Tas”.