Virgilio Sport

Djokovic passa all’azione sul tema doping: l’iniziativa del suo sindacato è una risposta ai casi di Sinner e Swiatek

Il tennista serbo, attraverso la PTPA, ha deciso di essere da supporto ai tennisti che si trovano ad affrontare accuse di doping e corruzione. Nole era intervenuto duramente sul caso dell’azzurro

Pubblicato:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Doppi standard”, un’espressione che nel corso degli ultimi mesi è stata usata molte volte per parlare del caso doping di Jannik Sinner ma anche di quello di Iga Swiatek. Un’espressione spesso usata da opinionisti, giornalisti e tifosi che però assume un significato diverso se a tirarla in ballo è uno degli atleti più vincenti di tutti i tempi come Novak Djokovic.

Djokovic passa all’azione

Nel corso degli ultimi mesi si è fatto un gran parlare di doping, i casi di Jannik Sinner e Iga Swiatek hanno diviso i tifosi ma anche i media. La sensazione è che nel mondo del tennis ci sia un problema, o meglio ancora che i trattamenti ricevuti dagli atleti per casi simili non sia sempre univoca. Ora però dalle parole si passa ai fatti con Novak Djokovic che ha deciso di prendere l’iniziativa con il sindacato PTPA, fondato nel 2020 insieme a Vasek Pospisil, che ha decido di intuire un programma di difesa legale pro-bono per i giocatori che devono affrontare accuse di corruzione o di doping. I tennisti avranno un supprorto fornito da una serie di studi legali di primo livello come King & Spalding e Weil, Gotshal & Manges.

Il caso Moore

Un’iniziativa nata anche con la spinta di Tara Moore. La giocatrice britannica nel 2023 è stata al centro di una vicenda di doping quando fu condannata a 19 mesi di qualifica dopo un controllo antidoping positivo a Bogotà. Solo dopo una lunghissima battaglia legale la tennista è riuscita a dimostrare la sua innocenza quando un tribunale ha riconosciuto che la sostanza trovata nei suoi campioni era riconducibile a carne contaminata.

Ora lei stessa è in prima linea per aiutare altri atleti che stanno vivendo una situazione simile: “Questo è un modo per aiutare i giocatori che non hanno a disposizione le risorse per farlo. In queste situazioni non bisogna lottare da soli”, ha detto all’agenzia Reuters.

La presa di posizione sul caso Sinner

La decisione presa dal sindacato PTPA è perfettamente in linea con le parole che lo stesso Novak Djokovic ha usato nel corso degli ultimi mesi. Il tennista serbo, pur senza attaccare direttamente Jannik Sinner, è stato molto ambiguo nel discutere il caso dell’azzurro. Ha sempre messo la “presunta innocenza” del numero 1 al mondo in secondo piano, concentrandosi su altri aspetti: “Mi sono sentito frustrato come la maggior parte dei giocatori nel vedere che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi da quando ha ricevuto la notizia. Non è una bella immagine per il nostro sport. Ci sono atleti con ranking inferiore che hanno dovuto aspettare oltre un anno per la risoluzione del loro caso”.

Parole che erano state accolte con fastidio anche dai tifosi italiani che hanno messo in evidenza un atteggiamento decisamente aggressivo del serbo che nelle sue dichiarazioni sembra aver scelto di ignorare i protocolli della stessa ITIA che non dà pubblicità dei casi di doping fino a quando non viene emesse la sentenza.

Leggi anche:

Limitless Solutions

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Caricamento contenuti...