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Sinner, la domanda del giornalista polacco sul doping lo mette sulla difensiva. Jannik infastidito: la risposta sul caso Majchrzak

Il numero 1 al mondo è apparso sorpreso e forse anche un po’ irritato dalla domanda posta da un giornalista polacco che in conferenza ha tirato in ballo il caso Majchrzak (che ha eliminato Berrettini)

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il caso doping che ha riguardato Jannik Sinner continua a far discutere. E nel corso della conferenza stampa, che ha seguito la vittoria del numero 1 al mondo contro Vukic, a far scalpore è stata la domanda di un giornalista polacco che ha tirato in ballo la vicenda di Kamil Majchrzak, il giocatore che solo qualche giorno fa ha eliminato da Wimbledon Matteo Berrettini.

Sinner sulla difensiva

Di certo Jannik Sinner non si aspettava l’ennesima domanda sul caso doping che lo ha riguardato. Il tennista sperava e spera di essersi messo definitivamente alle spalle quella vicenda e per questo motivo nel corso della conferenza stampa dopo la vittoria su Vukic è apparso un po’ spiazzato: “Sono stato in grado di assumere degli avvocati molto bravi perché ho disposizione fondi che altri giocatori non hanno e che ho guadagnato grazie ai miei risultati. Ho affrontato lo stesso tipo di processo degli altri giocatori nella mia stessa posizione. Forse la mia difesa è stata più efficace perché ho avuto persone più brave intorno a me. L’ITIA si prende sempre del tempo per rispondere a tutti, so che ci sono state delle decisioni controverse in passato ma il mio caso è stato analizzato in dettaglio in molte circostanze e la mia innocenza è stata provata”.

L’aiuto ai giocatori meno facoltosi

Uno dei temi di cui si parla nel mondo del tennis è proprio quello di mettere a disposizione anche dei giocatori meno facoltosi la possibilità di difendersi in circostanze simili a quelle che ha vissuto Sinner che parla anche della possibilità di costituire un fondo proprio per queste circostanze: “Se una cosa del genere può aiutare, sarei felice di farlo. Ma non è questo il caso. Ripeto, se la stessa cosa mi fosse successa quando avevo 18 anni, probabilmente non sarei stato in grado di difendermi come ho fatto adesso perché avevo i fondi necessari per costruire una grande squadra”.

Il caso Majchrzak

La domanda del giornalista polacco nasce dal caso che ha riguardato il polacco Kamil Majchrzak squalificato in un primo momento per 4 anni con la sanzione poi ridotta dopo l’appello a 13 mesi. Alla fine della stagione 2022, il polacco è stato trovato positivo in quattro distinti controlli antidoping e per una serie di quatto elementi proibiti. Alla base della squalifica un episodio di contaminazione di una bevanda isogonica che il giocatore aveva cominciato ad assumere da settembre 2022 con il polacco che si è difeso sostenendo che sull’etichetta della bevanda non fosse indicata la sostanza proibita poi riscontrata nei test. E solo qualche mese fa Majchrzak aveva commentato in maniera molto negativa il caso Sinner: “Vedere altri giocatori che possono scendere in campo nelle stesse circostanze che ho vissuto io non mi porta né pace né serenità”.

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