Si avvicina il debutto stagionale di Jannik Sinner e sono altissime le aspettative sul rosso di San Candido, sempre più dominatore della classifica ATP. L’impressione è che, più che i rivali sul campo, l’avversario numero 1 dell’azzurro possa essere soltanto un fattore esterno, una minaccia che non arrivi dallo sport in senso stretto. E il fantasma, minaccioso e inquietante, che continua a turbare i sonni di Sinner e dei suoi tifosi ha un nome ben preciso: il processo al TAS per il caso Clostebol, provocato dal ricorso WADA contro la decisione dell’ITIA di non sanzionare l’azzurro per la doppia positività dello scorso marzo.
- Processo al TAS, la previsione di Woodforde su Sinner
- Australian Open, Jannik potrebbe avvertire la pressione
- La scaramanzia di Sinner: "Stessa stanza d'hotel del 2024"
Processo al TAS, la previsione di Woodforde su Sinner
Della questione si parla in tutto il mondo e anche un’ex leggenda del tennis come Mark Woodforde ha detto la sua. In un’intervista concessa a Tennis365, l’ex campione ha parlato esplicitamente del processo che coinvolge Sinner, lanciandosi in una previsione inquietante. “Si è già detto tanto su cosa potrebbe succedere, ma è possibile che arrivi una sospensione“, l’opinione dell’australiano. “Jannik ha già affrontato la prima parte del caso e ha saputo mantenere la concentrazione, lavorando a testa bassa. Ha avuto difficoltà nei primi turni degli US Open, penso sia stata una fortuna che nei primi turni si sia trovato contro ragazzi che non credevano di poterlo battere“.
Australian Open, Jannik potrebbe avvertire la pressione
Woodforde ha proseguito la sua analisi tirando in ballo anche le implicazioni psicologiche che potrebbero condizionare il rendimento di Sinner in una situazione tanto delicata: “Jannik ha fatto molto bene la scorsa stagione, ma non sarà più facile per lui ora che si avvicina il processo. Gli Australian Open? Essere il campione in carica aggiunge un’ulteriore pressione, sarà affascinante vedere come la gestirà“, ha concluso Woodforde che non ha commentato l’ennesima caduta di stile di Kyrgios, protagonista di un “cazziatone” a Cruz Hewitt, figlio 16enne di Lleyton, per essersi allenato con Sinner prima dell’inizio dello Slam di Melbourne.
La scaramanzia di Sinner: “Stessa stanza d’hotel del 2024”
Del processo al TAS per il caso Clostebol, del resto, ha parlato anche lo stesso Sinner nel corso di un’intervista concessa agli organizzatori degli Australian Open. Il campione altoatesino non si è sbilanciato più di tanto, ma ha chiarito che intende circondarsi solo di persone che abbiano cieca fiducia nel suo operato: “Amo chi oggi è intorno a me – ha chiarito Sinner – Quelli che si fidano di me prima di tutto come persona, anche all’interno della situazione che ho vissuto l’anno scorso e che sto ancora vivendo”. Quindi un particolare scaramantico: “Ho la stessa stanza d’hotel dell’anno scorso“.