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Sinner mania: per Panatta è un alieno, Pietrangeli giura di non essere invidioso

Le due leggende azzurre commentano l'exploit dell'altoatesino dopo il trionfo a Miami, entrambi lo vedono proiettato sul gradino più alto del ranking

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Dove può arrivare ancora? Risposta scontata: a diventare il n.1 del mondo. Tutti pazzi per Yannik Sinner, oggi più di ieri. Il trionfo a Miami ha sdoganato anche le riserve di chi rimaneva prudente sulle potenzialità dell’alto-atesino. L’azzurro sta trascinando tutto il movimento tennistico italiano e dinanzi a lui si inchinano anche due leggende come Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli.

Sinner ha già fatto meglio di Panatta e Pietrangeli

Con il n.2 del ranking conquistato ufficialmente ieri, Sinner è già riuscito nell’impresa di diventare il tennista italiano col punteggio più alto di sempre. Panatta è stato n.4 del mondo, Pietrangeli è arrivato ad essere il n.3 ma nessuno mai era andato oltre.

Per Panatta Sinner un alieno come Borg

Intervistato dal Corriere della Sera Adriano Panatta non usa mezzi termini: “Sinner è un alieno. Tecnicamente, gioca il tennis moderno che giocano tutti. Ma lo fa talmente bene da impedire ai poveretti che si ritrova di fronte di esprimere il loro, di tennis. Anche Borg e Nadal erano alieni: ti mettevano davanti a un muro e, da lì, non passi. Se non è arrivato da Marte, è stato recapitato da una cicogna con la colite. Cioè, lei puntava oltre le Alpi, verso la Francia o la Svizzera, poi le prime folate di vento freddo le hanno procurato qualche fastidio, quindi si è dovuta fermare sopra un comignolo di Sesto Pusteria. Casa Sinner”.

Frecciata di Panatta a Pietrangeli

Che possa arrivare a diventare il n.1 è possibile: “Intanto godiamoci Sinner n. 2, che scavalca Nicola. Pietrangeli è stato n. 3 quando la classifica se la faceva lui! Quando Borg vinceva tanto, io e Nastase scherzavamo dicendo che era figlio del diavolo (è nato il 6/6/56, ndr). Djokovic ha perso il suo vantaggio: Sinner e Alcaraz sono cresciuti, non sono più ragazzi. Sinner in cima a Parigi? È uno scenario ma, se non succede lì, succede a Wimbledon. Sinner e Alcaraz sono i nuovi Federer e Nadal. Chi è il più forte? Per battere Jannik, Alcaraz deve fare 3-4 miracoli tecnici a partita. La solidità di Sinner, alla lunga, prevarrà sull’estro dello spagnolo”.

Pietrangeli assicura di non essere geloso

E Pietrangeli che dice? “Non sono per niente geloso di Jannik, anzi – ha ammesso al QN – lo considero una benedizione. Per tutto quello che rappresenta anche al di fuori del campo, dico solo una cosa: godiamocelo. Gli italiani sono un popolo non di sportivi, ma di tifosi. E quando uno vince sono sempre pronti a salire sul carro. Adesso è pieno di gente che l’aveva previsto. Ma io penso che oggi per battere Sinner debba venire il diavolo in persona. E forse non vincerebbe lo stesso, perché anche il diavolo ha qualche difetto, a Sinner non manca niente”.

Numero 1 al mondo? “Lo è già, l’unica cosa che non lo certifica è questa classifica fatta con i computer che non mi convince per niente. Sinner sta iniziando adesso la sua ascesa, dove potrà arrivare non lo sa ancora nessuno, a chi sostiene di saperlo dica pure da parte mia che è un bugiardo. In questo momento è lui il migliore”.

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