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Sinner, McEnroe lo avverte: la rivalità con Alcaraz e un retroscena sul passato. E attacca sull'infortunio di Djokovic

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

“Un peso da reggere”. John McEnroe descrive così il numero 1 in classifica ATP che da lunedì sarà di Jannik Sinner. La gioia e la soddisfazione per un traguardo storico raggiunto che diventano anche un peso e una responsabilità per un ragazzo molto giovane. E chi meglio di chi quella “corona” l’ha portata a lungo per dare dei consigli all’italiano.

McEnroe: “Non deve farsi schiacciare”

John McEnroe sa bene cosa derivi dal portare la corona del numero 1 al mondo e nel corso di un’intervista al Corriere della Sera prova ad avvertire Jannik Sinner dei rischi a cui va incontro: “Non è una posizione semplice da reggere, gli occhi sono sempre addosso, la pressioni, tutti che ti tirano per la giacchetta. Sa che dovrà andare in giro scortato. Avrà a sbattere contro l’entusiasmo italiano. Io gli auguro di divertirsi nel ruolo di leader ma anche di concedersi qualche spazio di manovra altrimenti il numero 1 rischia di schiacciarlo”.

McEnroe e l’ipotesi “mentore per Sinner”

C’è stato un momento in cui John McEnroe è stato a un passo dall’entrare nel “circolo” Jannik Sinner. Ora a distanza di un po’ di tempo prova a chiarire la sua posizione: “Il coach era Riccardo Piatti che conosco da una vita ma non c’è stata mai una proposta ufficiale, sarei stato disponibile a viaggiare 10-12 settimana l’anno ma non full time e alla fine non se ne è fatto nulla. Ma credo che vada bene così. Cahill sta facendo un lavoro fantastico, è un allenatore da Hall of Fame. Sinner ha scelto il meglio.

La sfida con Alcaraz

Domani è il momento della semifinale contro Carlos Alcaraz, una sfida che per molti diventerà un grande classico del tennis mondiale: “E’ la rivalità di cui avevamo bisogno – continua McEnroe – il nuovo Federer-Nadal. Jannik ha rotto il ghiaccio in Australia, Carlos è quello che mi piace di più da vedere con un’elettricità in campo che mmi dà gioia. Sono due giocatori diversi, impossibile fare un pronostico. Ora il tennis si gioca a velocità siderali con violenza inaudita e per questo ci sono anche tanti infortuni, domani sarà una sfida imprevidibile come tutte quelle tra di loro”.

L’attacco al Roland Garros

Novak Djokovic sarà costretto a saltare Wimbledon per l’infortunio al menisco e la conseguente operazione e in tanti hanno posto l’accento sulle maratone (anche notturne) a cui è stato sottoposto il serbo: “E’ stato vergognoso farlo giocare all’alba – attacca l’ex tennista – L’infortunio di Novak supera ogni limite, cosa deve ancora succedere perché gli organizzatori degli Slam si diano delle regole. Vi immaginate cosa succederebbe se LeBron si facesse male per colpa delle assurdità della NBA. Ma i giocatori dovrebbero farsi sentire di più”.

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