Qualche giorno fa si era detto disponibile, anche se solo part time, a diventare allenatore di Jannik Sinner al posto di Darren Cahill. Non tutto l’anno, visto che dovrebbe allontanarsi da casa per lungo tempo, ma per dei periodi specifici. E adesso John McEnroe inizia a dispensare consigli al rosso di San Candido. Delle critiche costruttive, sugli aspetti del gioco e su alcuni fondamentali. Dei particolari su cui il numero 1 al mondo dovrebbe lavorare. Non è che davvero “The Genius” stia iniziando a calarsi nella parte?
- McEnroe trova i tre "peli nell'uovo" nel gioco di Sinner
- I compiti per Jannik: discese a rete, gioco di volo e servizio
- Il totocoach di Sinner: tutti i nomi e una possibile sorpresa
McEnroe trova i tre “peli nell’uovo” nel gioco di Sinner
Nel corso degli anni McEnroe si è rivelato uno dei più sinceri ammiratori di Sinner, elogiandolo sempre per il suo comportamento in campo e fuori. Ultimamente in modo particolarmente acceso, soprattutto sulla questione doping. Stavolta, invece, l’ex campione statunitense ha voluto cercare “i peli nell’uovo”. E ne ha trovati tre. Una lista stilata da un fuoriclasse capace di vincere sette tornei dello Slam e di arrampicarsi a lungo in vetta alla classifiche, dunque decisamente attendibile.
I compiti per Jannik: discese a rete, gioco di volo e servizio
Nella sua analisi da commentatore tv sugli ultimi Australian Open, vinti come noto da Sinner grazie a un perentorio 3-0 in finale su Zverev, McEnroe ha sottolineato: “Djokovic e Alcaraz con la loro classe e i loro risultati hanno spinto Sinner a crescere in fretta. Adesso però mi tocca lanciare un avvertimento, a loro e un po’ a tutto il circuito: Jannik, infatti, può migliorare ancora. Ha margini notevoli, è ancora giovane e in fase di sviluppo. Deve lavorare sul suo approccio in avanzamento sulle discese a rete, sul gioco di volo e anche sul servizio“.
Il totocoach di Sinner: tutti i nomi e una possibile sorpresa
McEnroe, in ogni caso, ci ha tenuto a ribadire come Sinner sia già, al momento, il migliore al mondo sul cemento. E in futuro? Proprio “The Genius” fa parte di un elenco ristretto di potenziali candidati alla carica di coach. Una sorta di lista dei sogni, che comprende altre leggende come Agassi o Federer, un campione del passato recente come Moya, altri nomi suggestivi come Ivanisevic o Ljubic. O magari qualche possibile sorpresa. Tipo la permanenza di Cahill, su cui sta lavorando Sinner in prima persona.