Chi prenderà il posto di Darren Cahill nel ruolo di coach di Jannik Sinner? Al termine della stagione l’allenatore australiano smetterà, o almeno così ha assicurato, e tra i candidati alla sua sostituzione c’è anche lui, John McEnroe. Il nome di The Genius figura nella ristretta lista di top, anzi stratop, in predicato di affiancare Simone Vagnozzi nella preparazione del rosso di San Candido. E la disponibilità da parte sua ci sarebbe. Almeno, a mezzo servizio.
- McEnroe allenatore di Sinner al posto di Cahill? "Solo part time"
- The Genius bacchetta Kyrgios: "Curasse il talento, invece dei social"
- Sinner, il doping e il TAS: "I protocolli del tennis devono cambiare"
McEnroe allenatore di Sinner al posto di Cahill? “Solo part time”
Il Corriere della Sera ha intercettato l’ex campione statunitense a Melbourne. “Se mi interessa il posto lasciato vacante da Cahill? Ahahaha… A tempo pieno no”, la risposta dello “schizzinoso” McEnroe. “Significa stare fuori da casa 35-40 settimane all’anno, non fa per me. Se fosse un impegno part time, però, perché no? Jannik ha un anno davanti per scegliere e riorganizzarsi. Farà colloqui con Ivanisevic, Ljubicic, con chi crede”, la clamorosa rivelazione.
The Genius bacchetta Kyrgios: “Curasse il talento, invece dei social”
Due parole anche su Kyrgios, l’hater numero 1 di Sinner. Forse su mandato dell’amico Djokovic, come ipotizza maliziosamente l’inviato del Corriere (e in realtà lo pensano in tanti): “Non sono sui social, quindi non leggo cosa scrive Kyrgios ma, insomma, ho capito a cosa allude. Nick non va preso seriamente: cerca attenzione, come al solito. Fossi in lui, avrei trascorso più tempo a prendermi cura del talento piuttosto che sui social…”.
Sinner, il doping e il TAS: “I protocolli del tennis devono cambiare”
Anche se, pur espresse in modo senza dubbio sbagliato, qualcosa di vero nelle affermazioni dell’australiano c’è, a detta di McEnroe: “Certe osservazioni sono appropriate: perché se Sinner è risultato positivo a marzo l’abbiamo appreso solo ad agosto? Perché ora della sentenza del TAS sarà passato più di un anno? Perché Swiatek ha scontato un mese di stop nell’ignoranza collettiva? Non mi piace. I protocolli devono cambiare, anche nell’interesse degli stessi atleti. Detto ciò, i tennisti vengono testati e io continuo a credere che il mio sport sia pulito”.