Quella di Parigi sarà (o meglio: dovrebbe essere) la sua ultima Olimpiade, l’ultima apparizione a cinque cerchi di una leggenda del tennis. Ed è significativo che Rafa Nadal possa congedarsi sul campo in terra rossa dove si è tolto le maggiori soddisfazioni in carriera, quello del Philippe Chatrier, il centrale del Roland Garros. Una gioia e un’emozione doppia per il maiorchino, che si dividerà tra il singolare – dove al secondo turno potrebbe ritrovarsi contro nientemeno che Novak Djokovic – e il doppio, in tandem con Carlos Alcaraz. Il vecchio e il nuovo re di Spagna, una sorta di passaggio di consegne tra icone del tennis in salsa iberica. Sempre che l’ultimo allarme relativo a Rafa, che sta tenendo sul fiato sospeso tutta la Spagna, possa rientrare.
- Problemi per Nadal in allenamento, le parole di coach Moya
- Nadal e le aspettative sul torneo di tennis a Parigi 2024
- Le parole di Rafa su Sinner: "Dispiace non sia ai Giochi"
- L'affondo di Nadal: "Alcaraz numero 1, è lui il migliore"
Problemi per Nadal in allenamento, le parole di coach Moya
Nadal, infatti, ha accusato un problema che lo ha costretto a saltare il previsto allenamento del giovedì. Lo ha rivelato il tecnico Carlos Moya, che ha parlato delle prossime 48 ore come decisive in un senso o nell’altro. “C’è stato un contrattempo – ha spiegato Moya – e abbiamo deciso che oggi Rafa si sarebbe risposato, senza allenarsi, in modo da recuperare. Ci diamo 48 ore, dobbiamo aspettare. Sicuramente la coppia che forma con Alcaraz è qualcosa per cui innamorarsi”, le parole del coach. E tutto un paese rischia di vivere col fiato sospeso i prossimi aggiornamenti relativi a uno dei suoi campioni più amati.
Nadal e le aspettative sul torneo di tennis a Parigi 2024
Prima dell’inizio dei Giochi di Parigi – e prima dello stop in allenamento – Nadal ha concesso un’intervista a El Partidazo di Cadena Cope in cui ha parlato senza filtri. A cominciare dalle sue aspettative per il torneo olimpico: “Mi sento bene e sono molto felice di vivere di nuovo le Olimpiadi. Per me è un premio. La scorsa settimana è stata dura, devo dire che non ho giocato come volevo. Non sono venuto qui per fare passerella, cercherò di dare il massimo. L’obiettivo è quello di giocare bene. Storicamente, di solito alzo il mio livello quando rappresento la Spagna. Spero di avere l’energia extra di cui ho bisogno”.
Le parole di Rafa su Sinner: “Dispiace non sia ai Giochi”
Quindi un pensiero a Jannik Sinner, costretto a rinunciare alle Olimpiadi per via di una tonsillite. Nadal in carriera ha vissuto un’esperienza simile, un piccolo “dramma” sportivo, in occasione della forzata rinuncia a Londra 2012: “Mi dispiace molto per la sua assenza, ho un ottimo rapporto con lui e la sua stagione è stata impressionante. Per quanto mi riguarda, comunque, la testa di serie era già Carlos, anche prima del suo ritiro. Poi c’erano Sinner e Djokovic. Credo che sarà un momento complicato per lui, perché uno dei momenti peggiori per me è stato perdere Londra nel 2012. Avrei voluto che prendesse parte al torneo”.
L’affondo di Nadal: “Alcaraz numero 1, è lui il migliore”
Dopo la carezza a Jannik, l’affondo: “Non ho dubbi che il miglior giocatore del mondo sia Carlitos“, la sentenza di Rafa. “Come sarà giocare con lui? Io ho esperienza in alcune cose, ma questo non è sempre un vantaggio perché lui ha molta spontaneità per affrontare le situazioni importanti. Credo che se entrambi saremo in grado di giocare bene a livello individuale, il nostro doppio funzionerà. Da parte mia cercherò di risolvere le situazioni tattiche che si presentano durante la partita, posso dare senz’altro una mano ma la verità è che Alcaraz gestisce i momenti di tensione in campo come o meglio di me”.