Sinner, Paolini, Musetti, Berrettini, i doppi maschili e femminili, i trionfi slam e olimpici, quelli di casa a Roma, quello alle ATP Finals e quelli di squadra in Billie Jean King Cup e in Coppa Davis. L’Italia è ormai un punto di riferimento nel tennis e ad apprezzare i frutti del lavoro della nostra federazione non siamo solo noi italiani, ma anche il mondo intero che ci osserva ammirato. Come la Germania, che ha tessuto le lodi del nostro movimento indicandoci come esempio virtuoso al quale ispirarsi per risollevare quello tedesco, e Jim Courier, per il quale invece siamo un punto di riferimento che obbliga le altre federazione a dover colmare il gap.
- Sinner ad Halle, Paolini a Berlino
- Le lodi dalla Germania al movimento Italia
- Courier: “Italia punto di riferimento nel tennis”
Sinner ad Halle, Paolini a Berlino
Tanta Italia nei tornei di categoria 500 che si terranno questa settimana in Germania, a partire dalle due punte di diamante del nostro movimento, ovvero Jannik Sinner, che guida il seeding ad Halle dove proverà a bissare il titolo del 2024, e Jasmine Paolini, n°4 WTA iscritta al torneo di Berlino dove andrà alla ricerca del feeling con l’erba scoperto l’anno passato, quando poi si spinse in finale a Wimbledon. Oltre a loro sarà presente anche Flavio Cobolli, iscritto anch’egli all’ATP 500 di Halle.
Le lodi dalla Germania al movimento Italia
Insomma, la Germania avrà l’occasione di osservare da vicina i frutti più maturi del nostro movimento, che in virtù dei tantissimi traguardi raggiunti nell’ultimo anno abbondante era già finito sotto la lente d’ingrandimento dei tedeschi. A conferma di ciò anche il lungo articolo uscito in questi giorni su Eurosport Germania a firma di Christoph Niederkofler, il quale ha inizialmente tessuto le lodi della nostra Federazione, per poi analizzarne punto per punto tutte le novità introdotte negli ultimi anni, come il cambio di gestione, le infrastrutture, gli investimenti e la possibilità di poter contare su competizioni anche a livelli più bassi di quelle ATP, estremamente utili per far crescere i giovani talenti.
Ne emerge un quadro in cui, appunto, Sinner e Paolini sono solo la punta dell’iceberg di un movimento profondo – come testimoniano i ben 10 giocatori nella top-100 della classifica ATP, 8 in più della Germania per intenderci – e che sta già riuscendo a sfornare potenziali protagonisti del futuro come Federico Cinà e Jacopo Vasamì. Tutto ciò rende l’Italia un esempio virtuoso al quale la Germania – nazione che ha dato i natali a leggende come Steffi Graf, Boris Becker e non solo – punta a ispirarsi per risorgere e tornare ai fasti ai quali era abituata.
Courier: “Italia punto di riferimento nel tennis”
L’opinione condivisa su Eurosport Germania non è certamente un caso isolato. In tutto il mondo il nostro movimento viene da tempo esaltato, anche negli Stati Uniti, dove dopo che mesi fa ci aveva pensato Andy Roddick a celebrare la Federazione italiana questa volta è toccato a Jim Courier, anch’egli esperto di Eurosport: “Gli italiani sono attualmente il punto di riferimento nel tennis e nello sviluppo dei giocatori. Questo significa che molti altri devono recuperare terreno”.