Non è stato il miglior Sinner visto negli ultimi mesi. Anzi, la mattina dei tifosi italiani è cominciata con più di un timore e poi con un enorme sospiro di sollievo. Il numero 1 al mondo batte in 4 set l’australiano Tristan Schoolkate e avanza al terzo turno degli Australian Open dove però sarà imperativo alzare il livello di gioco.
Non arriva il 30 e lode
Un percorso vincente che era cominciato a Shanghai e che si è interrotto a Melbourne. L’ultima volta che Jannik Sinner aveva perso un set era stato nel torneo cinese che poi l’azzurro aveva vinto battendo in finale Novak Djokovic. A togliergli quel set era stato l’argentino Etcheverry che poteva essere l’avversario dell’azzurro anche al terzo turno di Melbourne. Ora ci pensa un po’ a sorpresa Schoolkate. Un primo set complicatissimo per l’azzurro sembrato molto contratto e incapace di giocare il suo tennis, poi dal break ottenuto nel secondo è arrivata la svolta. Jannik si è sbloccato anche mentalmente ed è arrivata una vittoria tutto sommato agevole.
Non ci sarà Etcheverry al prossimo turno ma lo statunitense Marcos Giron con cui Jannik ha “incrociato la racchetta” solo una volta: nel 2023 i due si incontrarono al primo turno di Shanghai con vittoria dell’azzurro in due set.
Le parole di Jannik dopo il match
A fine partita il volto di Jannik Sinner è felice anche se come al solito non lascia trasparire troppe emozioni. Il numero uno al mondo prova ad analizzare il match con il suo coetaneo australiano: “Non lo conoscevo, non ho giocato tanti tornei juniores. All’inizio ha giocato molto meglio di me, c’è stata anche una bellissima atmosfera da parte del pubblico. Devo essere comunque contento per la mia performance, non do le cose per scontate ed è quello che devo fare anche nel prossimo turno. Tutti i turni qua sono difficili, bisogna essere sempre presenti. E’ stata una partita difficile, ho avuto anche qualche difficoltà col vento ma sicuramente posso migliorare”.
La difesa del titolo è una sensazione nuova per Sinner che deve fare i conti anche con una pressione diversa rispetto al 2024: “Essere qui da numero 1 è una sensazione diversa ma la prendo come una possibile per provare a rifare quello che ho fatto l’anno scorso. Ma la strada è lunga e so che il mio livello di gioco deve salire”.
Sinner-Schoolkate: tutte le emozioni del match
Il siparietto con McEnroe
A fare da intervistatore alla fine del match c’è una leggenda come John McEnroe e dopo le domande di rito, arriva anche una curiosità dell’ex numero 1 del mondo: “Gli italiani sono conosciuti per essere molto espressivi, tu invece mantieni sempre la calma”.
La risposta in un puro stile Sinner: “Siamo un po’ diversi io e te, dimostra che ognuno è differente e ognuno ha la sua mentalità. Io penso di essere contento del mio modo di essere però forse è meglio fermarsi qui”, dice ridendo l’azzurro. Del resto McEnroe oltre che per il suo talento è passato alla storia anche per le sue sfuriate contro gli arbitri, un modo di stare in campo opposto a quello dell’azzurro.