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Sinner, il servizio preoccupa: Bertolucci e Panatta fanno chiarezza e indicano l’unico vero rivale a Roma

Panatta e Bertolucci analizzano il ritorno in campo di Sinner contro Mariano Navone agli Internazionali d'Italia, spegnendo sul nascere le preoccupazioni sul servizio

Pubblicato:

Matteo Morace

Matteo Morace

Live Sport Specialist

La multimedialità quale approccio personale e professionale. Ama raccontare lo sport focalizzando ogni attenzione sul tempo reale: la verità della dirette non sono opinioni ma fatti

Dopo oltre tre mesi lontano dai campi di gioco, Jannik Sinner ha fatto il suo ritorno in campo agli Internazionali d’Italia contro Mariano Navone. Nonostante la vittoria in due set in cui ha accusato un solo vero e proprio passaggio a vuoto, alcuni hanno evidenziato le difficoltà del n°1 al mondo al servizio, fondamentale con cui ha messo a referto un solo ace e ottenuto meno punti diretti, anche per via di una velocità di palla inferiore a quella solita.

Questo particolare ha destato nei tifosi qualche preoccupazione, spazzata via però da Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, che nel corso dell’ultima puntata del podcast da loro condotto La Telefonata hanno spiegato le ragioni dei colpi più lenti di Sinner, esprimendo sensazioni positive sul suo rientro e individuando in Carlos Alcaraz l’unico vero rivale per lui a Roma…e forse in generale.

Le sensazioni di Pantta e Bertolucci sul rientro di Sinner

I tre mesi abbondanti lontano dalle competizioni avevano inevitabilmente riempito di incognite il ritorno in campo di Jannik Sinner agli Internazionali d’Italia contro Mariano Navone. Incognite e dubbi che anche il n°1 aveva ammesso di avere, ma che il campo ha spazzato via abbastanza velocemente, come confermato da Adriano Panatta, il quale durante il podcast la telefonata ha ammesso di aver visto un Sinner uguale al solito, solo leggermente più falloso, come normale che sia dopo l’assenza: “Come ho visto Sinner? Ha sbagliato 7/8 palle in più e basta, per il resto è il solito di sempre”.

Opinione condivisa anche dal suo ex compagno di Coppa Davis Paolo Bertolucci, che ha specificato come gli errori di Sinner siano arrivati soprattutto sul lato del dritto, colpo comunque da sempre meno naturale per Jannik rispetto al rovescio: “Solo qualche problemino in più sul dritto”.

Il motivo dei “problemi” al servizio

Tra i fondamentali di Sinner che sono apparsi più arrugginiti c’è il servizio. Impressione in realtà dovuta più che altro alle statistiche del match contro Navone, che alla voce ace hanno segnato un misero “1”, cifra nettamente inferiore agli standard di Jannik, che con questo fondamentale ha anche raccolto un po’ meno punti diretti rispetto al passato.

Il solo ace non deve però spaventare i tifosi del n°1 al mondo, trattandosi di un dato viziato anche dalle condizioni in cui si è svolto il match come spiega Panatta: “All’ora in cui ha giocato Sinner al Foro Italico cala una forte umidità, anche perché il Tevere disterà circa 300 metri e le palle corrono molto meno, con anche il campo che si impregna di umidità e diventa molto più lento. Qualcuno si domandava come mai non facesse ace, ma è dovuto al campo che si diventa più lento e alle palle che si gonfiano”.

Alcaraz unico vero rivale di Sinner

In fin dei conti il rientro di Sinner ha lasciato segnali molto incoraggianti, anche se qualche dubbio ovviamente qualche dubbio rimane. Maggiori indicazioni sul livello di Jannik potranno arrivare in caso di approdo agli ottavi di finale, dove teoricamente dovrebbe incontrare Francisco Cerundolo, visto da Bertolucci come il primo vero ostacolo sul percorso dell’altoatesino: “I primi problemi per Sinner potranno arrivare con Cerundolo, che è un terraiolo vero e proprio”. Opinione condivisa da Panatta: “Hai ragione, è molto costante e solido. Contro Cerundolo ci sarà il primo test vero e proprio”.

Guardando più avanti – forse anche oltre il solo torneo di RomaPanatta individua in Carlos Alcaraz l’unico vero rivale per Sinner, essendo anche tra i pochi capaci di mettere in capo un gioco diverso da quello del n°1 al mondo: “A parte Alcaraz giocano tutti come Sinner, ma finché giocherà contro giocatori simili a lui, che sono forti ma non al suo livello”. Anche in questo caso si trova concorde Bertolucci, che comunque ci ha tenuto a predicare un po’ di calma, rimandando il primo appuntamento col vero Jannik al Roland Garros: “Su Sinner ora bisogna avere un po’ di pazienza, facciamogli giocare qualche partita e vedrete che a Parigi sarà al top della condizione”.

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