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Sinner si allena con Sonego, agli Internazionali di Roma vuol essere al top: doping, la svolta di Kyrgios

Super lavoro a Montecarlo per il numero 1 in compagnia del torinese, mentre il suo principale accusatore si trasforma in garantista....ma per l'amico Purcell condannato.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il conto alla rovescia per il sospirato rientro si avvicina alla conclusione. E sarà la terra rossa di Roma, in una delle edizioni degli Internazionali d’Italia più attese di sempre, a salutare il ritorno del re. Jannik Sinner sta lavorando duramente per essere al top al Foro Italico, sa bene che il mondo del tennis lo attende da tre mesi mentre i tifosi della Capitale addirittura da due anni, avendo saltato l’edizione del 2024. E per questo sta intensificando gli sforzi in coppia con Lorenzo Sonego. Intanto dall’Australia arrivano notizie sorprendenti: Nick Kyrgios ha cambiato idea sul doping, da forcaiolo s’è trasformato in garantista. Ovviamente solo perché stavolta nel calderone c’è finito un suo amico, Max Purcell.

Sinner e Sonego al lavoro a Montecarlo per Roma

Allenamenti sempre più intensi a Montecarlo per Sinner. La tabella stilata di concerto con Darren Cahill e Simone Vagnozzi ha previsto varie fasi. Dopo le sessioni con Jack Draper e col baby talento Nicolai Budkov Kjaer, lo sparring partner per l’ultimo blocco di allenamenti è un vecchio amico con cui ha ribaltato le sorti di una Finale di Davis: Lorenzo Sonego. Il torinese aveva dato immediata disponibilità ad “aiutare” Jannik prima del ritorno ufficiale alle competizioni ed è stato di parola. È con lui che Jannik sta trottando nel Principato di Monaco, in attesa di trasferirsi a Roma. Ultime sedute ad altissima intensità.

Jannik “blindato”: Fort Apache agli Internazionali

Agli Internazionali Sinner sarà attesissimo e seguitissimo, ma allo stesso tempo sarà blindato. Non si ripeteranno, almeno in Italia, le situazioni “imbarazzanti” descritte dal rosso di San Candido nel corso della discussa intervista al TG1: non ci sarà, almeno per lui, tanta promiscuità con gli altri giocatori al bar, nelle lounge, negli spazi comuni. Come ribadito dal presidente federale Binaghi, la suite di Sinner – e famiglia – sarà una sorta di “Fort Apache” inespugnabile e inavvicinabile per tutti. Tifosi, giornalisti, amici e…nemici. E a proposito di nemici, Nick Kyrgios da un paio di giorni è diventato quasi un’altra persona: non lo si riconosce quasi più.

Il cambiamento di Kyrgios sul doping: difende Purcell

Da quando Max Purcell, doppista australiano che ha ammesso di aver eseguito alcune infusioni di vitamine, è stato squalificato per 18 mesi, Kyrgios s’è trasformato nel suo principale avvocato difensore. Furenti i suoi post sui social, ma…contro l’ITIA. Non era lui il paladino, più presunto che vero, della lotta al doping? “Il sistema è cotto”. Oppure: “Squalifica ridicola”. Questi alcuni dei suoi giudizi al vetriolo dopo la condanna dell’amico. “Opinioni sincere su quanto sia ridicola la squalifica di Purcell? Vitamine? Possiamo giustificare questo? O possiamo semplicemente ammettere che l’intero sistema è cotto?”. Insomma, una svolta radicale per il tennista di Canberra, sempre più bacchettato – a sua volta – per la mancanza di coerenza.

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