Paolo Crepet smaschera Jannik Sinner. Secondo il celebre psichiatra torinese, intervistato dall’agenzia Agi, il rosso di San Candido ha detto un’amabile bugia dopo la finale del Roland Garros, persa contro Carlos Alcaraz dopo cinque ore e 29 minuti di durissima battaglia. Crepet, infatti, non crede alla versione fornita dal numero 1 al mondo per “rincuorarsi”. E fa una previsione su mamma Siglinde, esempio insieme a papà Hanspeter di una coppia di genitori che ha saputo crescere il proprio figlio lasciandolo “libero di sbagliare”: “Credo che, a differenza di Parigi, deciderà di non andare a Wimbledon”.
- Halle, il ritorno in campo di Sinner contro Hanfmann
- Crepet sicuro: la bugia di Sinner dopo il Roland Garros
- Il consiglio dello psichiatra a Jannik: "In campo con rabbia"
- Wimbledon, la curiosa previsione sulla signora Siglinde
Halle, il ritorno in campo di Sinner contro Hanfmann
Sinner, fresco di nuovo ko nel doppio in tandem con l’amico Sonego, è atteso al rientro in campo in singolare non prima delle 15.30 di martedì 17 giugno ad Halle contro il tedesco Yannick Hanfmann. Il primo fantasma da scacciare, per Crepet, è il ricordo della finale di Parigi. “Jannik scenderà in campo armato della miglior rabbia possibile, quella che si porta dietro dalla finale persa al Roland Garros”, l’analisi dello psichiatra. “Se ben gestita lo renderà ancora più forte”.
Crepet sicuro: la bugia di Sinner dopo il Roland Garros
Per il dottore Sinner ha detto una bugia: “Ha dichiarato che dopo quella finale si è focalizzato non sulle occasioni perse ma sugli aspetti positivi, sul fatto di aver giocato al suo meglio per oltre cinque ore sulla terra rossa che non è la sua superficie preferita. Le reputo balle da ‘mental coach’. È come se dopo essere stata lasciata da quello che credeva il ragazzo della sua vita una ragazza si focalizzasse sui weekend romantici passati con lui e non sul dolore che prova, non è credibile“.
Il consiglio dello psichiatra a Jannik: “In campo con rabbia”
Ma allora come dovrebbe comportarsi Sinner? Secondo Crepet, Jannik dovrebbe portare in campo “quella rabbia, ben gestita, diversa cioè da quella che porta i tennisti a contestare le decisioni dell’arbitro o ancora peggio a prendersela con se stessi, operazioni che conducono alla perdita di autostima. Solo la sconfitta può metterti faccia a faccia con le tue carenze, dandoti la possibilità di migliorarti, chi vince sempre non ha queste possibilità. Per questo alle mamme e ai papà italiani così protettivi e in ansia per l’esame di maturità dei loro figli dico sempre di lasciarli liberi di sbagliare, come hanno fatto i genitori del numero uno del mondo”.
Wimbledon, la curiosa previsione sulla signora Siglinde
E a proposito di mamme, ecco la previsione sulla signora Siglinde a Wimbledon: “Credo che lei deciderà di non andare, perché a differenza di suo marito è meno abituata a quel mondo e a quelle emozioni. Ma per Sinner non cambierà molto perché non è un mammone come dimostrano le sue scelte di vita e perché è un campione che non rivolge troppo spesso lo sguardo al suo box. Cahill in questo senso – conclude Crepet – è il coach perfetto, imperturbabile come lui”.