C’è di nuovo del lavoro da fare per Goran Ivanisevic: l’ex tecnico di Novak Djokovic ha trovato una nuova atleta da seguire quotidianamente, che risponde al nome di Elena Rybakina. La giocatrice kazaka, attuale numero 5 del mondo, passa sotto l’ala del vincitore di Wimbledon 2001 e quest’ultimo non perde occasione per dire la sua su quel che gravita attorno al mondo del tennis contemporaneo, naturalmente con un occhio di riguarda per quel che accade in cima al ranking ATP, dove almeno fino a gennaio nessuno potrà tirar giù Jannik Sinner dal trono.
- Goran sta con Sinner: "Il tennis ha bisogno di lui"
- Il "nuovo" mondo: "Rybakina ha ampi margini di crescita"
- Il nuovo dualismo: "Sinner più continuo di Alcaraz"
Goran sta con Sinner: “Il tennis ha bisogno di lui”
Sinner che nelle ultime settimane s’è dovuto difendere dalle accuse arrivate da più parti per via della vicenda Clostebol, già ampiamente dibattuta e finita ormai per diventare l’ennesimo braccio di ferro tra WADA e giocatori. Ivanisevic al riguardo ha fatto capire di avere le idee piuttosto chiare, decidendo da che parte stare.
“Questa vicenda è veramente spiacevole e anche piuttosto inutile. Spero sinceramente che il mondo della politica lasci giocare Sinner, permettendogli di fare quello che più gli piace e lo diverte. Il mondo del tennis ha bisogno di Jannik e spero che se ne rendano conto anche coloro che dicono di governarlo.
Quando allenavo Marin Cilic, abbiamo dovuto affrontare alcune questioni con la WADA e mi sono reso che quelle persone, molte delle quali proprio non riescono a farmele piacere, vogliono solo utilizzare la loro sete di potere per distruggere la vita di qualcun altro. Spero che per Sinner da questa storia possa scaturire qualcosa di positivo, ma capisco il suo stato d’animo”.
Il “nuovo” mondo: “Rybakina ha ampi margini di crescita”
La scelta di Ivanisevic di rientrare nel circuito femminile è stata abbastanza sorprendente. “Dopo gli anni passati con Djokovic, sentivo il bisogno di staccare per un po’ e poi ripartire in un contesto totalmente nuovo. Insomma, ho allenato il più grande giocatore di tutti i tempi, cos’altro avrei potuto chiedere di più?
Ho deciso di scegliere una giocatrice giovane e con ampi margini di crescita, che a mio modo di vedere ha tutte le carte in regola per poter diventare la prossima numero 1. E poi sono curioso di scoprire quanto sia diverso il tennis femminile da quello maschile: alla fine servizio, dritto e rovescio sono gli stessi…”.
Il nuovo dualismo: “Sinner più continuo di Alcaraz”
Il “vecchio mondo maschile” resta sempre nei pensieri di Goran, che sul nuovo dualismo tra Alcaraz e Sinner ha fatto capire di essere un po’ combattuto su chi dei due preferire. “Sono giocatori molto diversi, ma quando giocano entrambi al massimo delle loro possibilità ho la sensazione che sia Sinner il migliore, perché riesce ad essere più continuo durante le partite. Togliendo Djokovic dall’equazione, è evidente che saranno loro a dominare il circuito nei prossimi anni, perché sono più avanti di tutti gli altri. Anche di Zverev, che pure sta facendo vedere ottime cose in questo periodo”.