Per un colpo. Un solo maledetto colpo. Sfuma l’obiettivo podio per Tammaro Cassandro, costretto ad accontentarsi del quarto posto nella finale olimpica dello skeet andata in scena a Chateauroux dopo aver disputato ottime qualificazioni.
- Skeet, che peccato: niente medaglia per Cassandro
- Epilogo amaro: Cassandro solo ai piedi del podio
- Chi è Tammaro Cassandro: lo skeet è una questione di famiglia
Skeet, che peccato: niente medaglia per Cassandro
Già, un vero peccato. In seguito all’argento di Silvana Stanco nel trap al femminile, la Campania e l’Italia avrebbero potuto fare il bis con il 31enne carabiniere di Capua, che era riuscito ad accedere alla finale dello skeet, specialità del tiro a volo, con il miglior punteggio delle qualificazioni (124/125) assieme al taiwanese Lee Meng Yuan e all’americano Conner Lynn Prince. All’ultimo atto e contro cinque avversari di assoluto spessore come Prince (Stati Uniti), Lee (Taipei), Hancock (Stati Uniti), Nilsson (Svezia) e Pacheco (Perù), Cassandro non si è ripetuto mancando il podio per un punto.
Epilogo amaro: Cassandro solo ai piedi del podio
Dopo il sesto posto ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo, Cassandro ha soltanto sfiorato il sogno medaglia ai Giochi di Parigi. Il casertano ha pagato a caro prezzo i quattro errori commessi nella serie finale, di cui tre proprio nel momento clou della gara, quando era richiesta la massima precisione per raggiungere l’obiettivo. Alla fine Tammaro ha chiuso al quarto posto con 36 piattelli su 40, a un solo punto dall’avversario di Tapei Lee Meng Yuan. Dunque, sulla sua avventura a cinque cerchi è calato il sipario prima dei round finali per la definizione del podio. A trionfare è stato il tiratore statunitense Vincent Hancock, al suo quarto oro olimpico. Argento per Conner Lynn Prince, bronzo per Meng Yuan Lee.
Chi è Tammaro Cassandro: lo skeet è una questione di famiglia
Proprio così. Del resto, chi può vantare uno zio che ha vinto un oro alle Olimpiadi? Tammaro, 31enne di Capua, si è avvicinato allo skeet grazie a una passione che nasce in famiglia. Fin da piccolo ha mostrato di avere talento per il tiro a volo, riuscendo a mettere in pratica gli insegnamenti di zio Ennio Falco, oro ai Giochi di Atlanta del 1996. Ma anche papà Franco e mamma Ivana, insegnante di educazione fisica, hanno contribuito in maniera determinante al sogno a cinque cerchi di Cassandro, che nell’arco della sua carriera ha ottenuto successo a livello nazionale e internazionale.