196 giorni senza goal per un attaccante sono un’eternità. Figurarsi se poi si parla di uno abituato alla doppia cifra stagionale, anzi, alla doppia decina, visto che si parla di Dries Mertens.
Liberazione. A Varsavia, contro il Legia, il folletto belga del Napoli ha ritrovato la via della rete, per la prima volta in stagione. Per la prima volta dopo 196 giorni, oltre mezzo anno.
Ritorno in grande stile, con uno scavetto dal dischetto che ha completato la rimonta dell’1-4 finale che ha permesso ai partenopei di salire al primo posto del gruppo C di Europa League.
Per risalire all’ultima rete di Mertens bisogna tornare al 22 aprile 2021, quando il Napoli ha steso la Lazio con un rotondo 5-2. Mertens aveva giocato titolare e segnato al 65′ il goal del momentaneo 4-0.
Da lì, l’inizio del digiuno, tra infortuni, turnover e serate storte. 12 partite dopo, finalmente, la fine di quello che è stato un vero e proprio incubo. Per Dries, una liberazione. Un nuovo inizio.
In questo Napoli di Spalletti, Mertens avrà meno centralità, un ruolo diverso, ma la sua importanza per la squadra non si discute. Il rientro offre una nuova certezza, un boost per una squadra che sta volando sulle ali dell’entusiasmo.
Lo striscione del traguardo è ancora lontanissimo, ma poterlo inseguire con un Mertens in più rafforza le ambizioni del Napoli.