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Sozza arbitro di Inter-Roma, social in subbuglio: dubbi e risposte

Continua a far discutere la designazione del fischietto nato a Milano per la sfida tra i nerazzurri e i giallorossi: tante le perplessità del web.

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Lo scorso 6 gennaio si è beccato del “cog…” e della “testa di c…” da Massimiliano Allegri, furioso per lo scarno recupero concesso al termine di Juventus-Napoli (appena 5′) e per il fatto che ai bianconeri non fosse stata data l’opportunità di calciare un corner a tempo scaduto. Ma gli insulti e le invettive che si è “guadagnato” – suo malgrado – Simone Sozza nelle ultime 24 ore superano di gran lunga gli strali dell’allenatore livornese. Motivo? Per molti Sozza, nato a Milano anche se in forza alla sezione di Seregno, Inter-Roma non avrebbe dovuto arbitrarla.

Sozza per Inter-Roma: perché può arbitrare?

La “crociata” è partita dalla Capitale, coi tifosi giallorossi già esasperati per le ultime decisioni a sfavore e quelli del Milan, ovviamente, che si sono subito accodati. Ma è stata una forzatura la designazione di Sozza, oppure Rocchi aveva tutto il dirito di assegnare a lui il big match di giornata (e forse del campionato)? La risposta è: sì, Sozza può arbitrare tranquillamente Inter-Roma. Per l’Aia, infatti, conta la sezione di appartenenza, non il luogo di nascita. Il fischietto milanese di Seregno, del resto, quest’anno ha già diretto Milan-Lazio.

La voce: è vero che Sozza è di simpatie interiste?

Trentaquattro anni, pupillo dello stesso Rocchi, che – parole del direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni – “ha l’abitudine di seguirlo in quasi tutte le trasferte per proteggerne la crescita”, Sozza da giovanissimo è stato un calciatore: faceva il difensore. Diventato arbitro, nel 2018 ha vinto il Premio Sportilia e a gennaio 2020 ha debuttato in massima serie in Parma-Udinese. Oggi è uno dei fischietti più promettenti del campionato e in più fa pure l’avvocato. Sui social molti giurano sulle sue simpatie interiste: in realtà non esistono evidenze in tal senso, neppure relative a un lontano passato.

I social si scatenano: nel mirino Rocchi e Sozza

Sui social però evidenze e regolamenti contano poco. Buona parte del popolo del web ha “deciso” che la designazione del fischietto di Seregno sia inopportuna. E le proteste continuano. “Un milanese che arbitra l’Inter, ma è pazzesco”, si lamenta un supporter giallorosso. “Poi dicono che uno pensa a male”, scrive un altro. Al giornalista Fabrizio Biasin (lui sì, interista acclarato) cadono le braccia: “È tra i migliori fischietti 21/22 ma “è nato a Milano” e questo è gravissimo. Siamo oltre la frutta”. Un utente, Papito, giura: “Sozza è milanista”. Poi però interviene l’ex arbitro Marelli – “Fonte di questa certezza sulla squadra tifata? Sono curioso…” – e arriva il dietrofront: “Nessuna certezza. Come del resto di nessun arbitro si ha certezza del tifo”.

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