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Spalletti da Fazio: "Ko agli Europei una lezione che ci è servita, dopo Napoli non guiderò nessun altro club"

Il Ct della Nazionale a "Che tempo che fa": le parole sul flop in Germania e sulla doppia sfida Nations, nessun pronostico sull'appassionante sprint Scudetto.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Mentre Luciano Spalletti è ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, sul Nove, va in scena la sfida Scudetto tra Juventus e Atalanta. Scudetto che è ormai un obiettivo soltanto per i nerazzurri di Gasperini. Ma non è dell’appassionante sprint per il tricolore che il Ct della Nazionale intende parlare. Anzi, per quello che è il suo ruolo, si tratta di un argomento tabù: “Chi vince? No per favore, non me lo fate dire. E non lo so neppure. Se dico una squadra poi…io sono l’allenatore di tutti”. Gli chiedono allora di specificare chi non lo vince: “Ce ne sono diverse, ma non posso fare nomi”.

Spalletti e il flop dell’Italia a Euro 2024

Più aperto il tecnico di Certaldo quando si tratta di analizzare il percorso della sua Nazionale. Che dopo il clamoroso flop agli Europei, sembra essersi rilanciata. “La sconfitta è tale solo quando non ti insegna niente“, spiega il Commissario Tecnico azzurro. “Se t’insegna qualcosa, allora può diventare anche motivo di crescita. E per quello che ci hanno fatto vedere i calciatori dopo quella esperienza, si tratta di una sconfitta che ci è servita e non poco. Siamo arrivati a fare prestazioni all’altezza del contesto e sono convinto che riusciremo a mantenere quel livello di calcio che abbiamo espresso”. Il sogno: “Una partita a carte su un aereo col Presidente della Repubblica, con quel soprammobile lì”.

La doppia sfida di Nations Italia-Germania

Riflettori puntati a questo punto sulla sfida di enorme prestigio contro i rivali di sempre, la Germania, che mette in palio un posto in semifinale di Nations League e un girone sulla carta più morbido nella strada che porta ai Mondiali di Stati Uniti, Messico e Canada del 2026: “Chiaramente si tratta di una sfida di grande fascino. Essere l’allenatore della Nazionale e non giocare quella partita contro la Germania è un po’ come allenare il Milan oppure l’Inter e non giocare il derby: sono partite che vanno giocate prima o poi. Se sono teso? Un pochino lo sono, è sempre emozionante disputare questo tipo di partite. E non sono preoccupato, non ho affatto paura”.

Spalletti e il Napoli: “Non guiderò altro club”

Infine un annuncio su quella che è stata la sua decisione dopo lo Scudetto vinto col Napoli e anche su quello che potrebbe essere il suo futuro: “Dopo il Napoli non sarei andato ad allenare nessun’altra squadra. Non avrei potuto. Del resto, quando uno è stato in quel contesto lì, con quella maglia azzurra allo stadio Diego Armando Maradona, diventa poi difficile tornarci da avversario”. D’altro canto, il futuro di Spalletti per ora si chiama Italia. Una scelta condivisa col presidente federale Gabriele Gravina, che lo ha difeso a spada tratta proprio dopo la precoce eliminazione agli Europei.

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