La capolista Napoli va alla ricerca della settima vittoria consecutiva in campionato sbarcando all’Artemio Franchi di Firenze per affrontare la Fiorentina.
Per Luciano Spalletti l’imperativo è quello di archiviare nel miglior modo possibile il primo ko stagionale maturato in Europa League per mano dello Spartak Mosca.
Il tecnico di Certaldo è intervenuto nella tradizionale conferenza stampa pre partita dopo aver ricevuto il riconoscimento di ‘Coach of the month’ quale miglior tecnico della Serie A nel mese di settembre.
Napoli chiamato al test Fiorentina per conservare la vetta, probabilmente il test più probante in questo scorcio iniziale di stagione: “La Fiorentina è una grande squadra, per me era più una sorpresa vederla indietro in classifica negli anni scorsi che in alto quest’anno. Me l’aspettavo forte e ora è allenata molto bene da Italiano che ha dimostrato di saper fare questo lavoro e di sapersi imporre in un ambiente molto complesso. Hanno vinto quattro partite. Serviranno forza e qualità per affrontare questa sfida”.
Il riconoscimento di miglior allenatore del mese: “E’ un premio che va condiviso con la società, i calciatori e tutte le persone che lavorano al Napoli. C’è una seconda squadra che lavora dietro le quinte, la cui incidenza ha lo stesso peso di chi invece è sotto i riflettori”.
I primi mesi da tecnico del Napoli “Ho avuto la fortuna di aver allenato in piazze importanti. Ho una squadra che anche negli anni precedenti ha fatto bene, magari ad intermittenza, ma ho la fortuna di allenare una squadra che sa quale deve essere il comportamento di una big”.
A Firenze si rivedrà Faouzi Ghoulam: “Verrà con noi. Devo dire che sta bene? Se lo porto vuol dire che sta bene, è a disposizione”.
A gennaio inizierà la Coppa d’Africa, manifestazione che priverà il Napoli di alcuni elementi importanti in una fase molto delicata della stagione: “Su questo c’è una partita aperta di De Laurentiis che mi vede totalmente al suo fianco. Io non spendo soldi pagando questi calciatori, lui sì. E ha ragione quando dice che le nazionali a volte devastano i club. Noi dobbiamo gestirla questa stagione in una maniera o in un’altra, ci sono diverse insidie. Avendo fatto dei calcoli e la possibilità di rimetterci mano, siamo convinti che ci sarà sempre un Napoli attrezzato per combattere con tutti”.
Le gerarchie tra Ospina e Meret: “Sono due portieri forti. Quando ci sono due calciatori forti, a uno gli si fa posto nella postazione vicina. In questo caso non si può fare perché due portieri non si possono far giocare. Si rischia di andare a penalizzare quello che non viene scelto. Ci saranno dei momenti in cui la condizione può salire o calare e prendo in considerazione l’eventuale novità. Sennò è sempre il campo, quello che loro fanno a darmi le indicazioni, mettendoci anche qualche punto di vista. Sono due portieri fortissimi”.
Le condizioni di Mertens: “Mertens sta bene. Io avevo fatto delle valutazioni per farlo giocare un po’ contro lo Spartak, poi lo scorrimento della partita ha ribaltato i calcoli, è venuta fuori una partita differente e quindi ho utilizzato qualche altro calciatore che non avrei voluto usare per riprendere il risultato”.
Contro lo Spartak Mosca è arrivato il primo ko della stagione: “Se una squadra è più forte di te bisogna accettarlo e dirgli bravi. In questo caso l’avversario era alla portata, per cui un po’ di dispiacere per non aver esibito il meglio di noi stessi c’è. Ma sono prese di coscienza che ci fanno crescere anche sotto l’aspetto dell’uomo oltre che su quello sportivo”.