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Spalletti: le frasi su Israele e la guerra scatenano un polverone, polemica sul web

Il ct azzurro ha preso posizione alla vigilia della gara di Nations League che si giocherà in una Udine blindata per motivi di sicurezza

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Quella con Inzaghi non intende farla perchè a suo avviso non c’erano riferimenti diretti all’allenatore dell’Inter nel suo sfogo sulla vicenda ultrà e rapporti con i club ma la pace Luciano Spalletti la vorrebbe in Medio Oriente. Il ct azzurro ha fatto un’uscita fuori campo nel presentare la partita di stasera con Israele di Nations League, addentrandosi in un territorio scivoloso come quello politico e subito sono scattate le polemiche.

Le frasi di Spalletti sulla guerra

Spalletti è stato chiaro sulla guerra parlando al Tg1: «Penso che ci siano molti israeliani che non vogliono la guerra e noi dobbiamo convincere sempre qualcuno in più che questa è una cosa che deve finire. Si va a giocare la partita con la speranza di convincere sempre qualcuno in più», ha detto l’allenatore, convinto della capacità dello sport di veicolare messaggi più alti.

Le critiche di Daniele Capezzone sul quotidiano Libero

In ambito politico la reazione del quotidiano Libero è stata violenta. Un intero editoriale a firma Daniele Capezzone, ex segretario dei Radicali Italiani ed ex deputato (2006-2008) per la componente radicale della Rosa nel Pugno, fa a pezzi il ct. Il titolo è “kefiah azzurra” con una foto del ct sotto l’occhiello “Il comizio di Spalletti”.

Questi i passaggi principali: “Lei farebbe bene a trattenersi e a ricordare che, tra quelli che seguono gli azzurri di calcio, ci sono cittadini di ogni opinione, di tutte le sensibilità politiche e culturali. E, in un paese che è già diviso in mille pezzi, ci manca solo che l’allenatore della Nazionale si metta a fare il capofazione… Non compete a lei, peraltro alla vigilia di un match con la squadra nazionale israeliana, causare un incidente diplomatico con Gerusalemme. Bisognava evitare di mettersi idealmente alla testa delle manifestazioni antisioniste (o peggio) previste per la giornata di oggi, in concomitanza con la partita.

E poi – entrando nel merito – lei l’ha detta proprio grossa: «Tanti israeliani non vogliono la guerra e bisogna convincere sempre qualcuno in più che questa è una storia che deve finire». Ecco, forse non l’hanno informata, caro Spalletti, che a scatenare la guerra, il 7 ottobre di un anno fa, sono stati i terroristi islamici nemici di Israele, ammazzando più di 1200 donne e uomini (“colpevoli” di essere ebrei) e sequestrandone altri 250. È dunque per lo meno surreale rovesciare la responsabilità delle ostilità su chi è stato vittima di un attacco brutale e disumano da parte degli estremisti islamici”.

Il popolo del web si divide sulle parole di Spalletti

Fioccano le reazioni sui social: “Spalletti pensi a fare l’allenatore di calcio” e poi: “gli atleti russi e anche la Nazionale di Calcio sono state escluse da tutte le competizioni; invece Israele no e non mi sembra giusto” e anche: “Questa ci mancava. Ora fateci sapere se Spalletti conosce membri dei terroristi palestinesi che sono contro la guerra e se intende convincerne altri a smetterla di perseguire lo sterminio degli israeliani, come avvenuto il 7 ottobre”.

C’è chi scrive: “Apprezzo le parole di Spalletti. Pochi si espongono in questa maniera. Il problema è che ormai la società israeliana è infettata dal fanatismo religioso” ma anche: “La Palestina è occupata dagli stessi coloni contro cui giocherete che vivono in terra e case palestinesi e hanno morti sulle spalle. Anche i palestinesi vorrebbero un clima migliore, da 76 anni” e ancora: “Spalletti, prima di convincere gli israeliani contro la guerra convinci Hamas a restituire i 92 rapiti ancora nello loro mani e forse in vita e convinci Hezbollah a non tirare missili contro
Israel le come fa dal 8 ottobre 2023″

Il web è scatenato: Spalletti non ha chiarito però come cercherà di convincere gli israeliani che la guerra con i palestinesi deve finire! Non fare il furbo, Spalletti, esci fuori allo scoperto, altrimenti che uomo forte sei?” e poi: “Spalletti fa il filosofo quando parla di calcio e fa discorsi da bar quando parla di politica estera. Un uomo imbarazzante e presuntuoso” e anche: “Spalletti già è imbarazzante come commissario tecnico: non sono consigliabili sortite in campi a lui totalmente sconosciuti e in cui denota palese ignoranza” e infine: “La sua guida della Nazionale è molto più discutibile. E secondo me le sue idee su Israele e guerra sono ancora più discutibili. Tutto legittimo, ma è opportuno? Sei il CT dell’Italia, fai quello, se ci riesci”

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