Spunta il 31 maggio quale data per fare ripartire la serie A. In Lega c’è anche chi spera che si possa fare in tempo per una settimana prima, ma realisticamente si può pensare che al massimo ci sarà margine per recuperare le quattro gare non giocate per la venticinquesima giornata, magari il 27.
Oggi, naturalmente, non si possono avere certezze ma l’obiettivo è riprendere da dove si era rimasti: si farà di tutto per concludere la stagione. La Figc sta approntando un protocollo. Deroga per ripartire il 27 aprile con le visite, quattro settimane di allenamenti e poi il fischio d’inizio.
La serie A inizia quindi a preparare il rientro in campo all’indomani proroga delle misure restrittive previste dal Governo fino al 3 maggio prossimo. Negli ultimi giorni, sulla questione allenamenti, era intervenuto anche anche Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, in una lettera aperta inviata.
“Nella profonda convinzione che i nostri atleti e le nostre atlete, normodotati e disabili, torneranno a vincere e onorare presto il Tricolore, dentro e fuori i campi di gara, vi prego di voler attivare le Federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo affinché la ripresa degli allenamenti e delle attività avvenga, presumibilmente dal 4 maggio p.v.“, aveva scritto.
Spadafora, protagonista in passato di scontri verbali anche molto vivaci con i vertici della Lega calcio, aveva anche sottolineato l’importanza di riprendere gli allenamenti “nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d’intesa con le autorità sanitarie e gli organismi scientifici”.
Una nuova prospettiva, insomma, di fronte alla quale le società di serie A non vogliono farsi cogliere impreparate. Questi giorni saranno utili anche a capire quando richiamare in Italia i giocatori stranieri nel frattempo tornati in patria.
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