Ma insomma Imane Khelif è una donna o è un uomo? World Boxing continua a chiederselo e nel frattempo ha cambiato il regolamento per le competizioni internazionali introducendo un nuovo test obbligatorio volto a determinare in modo inequivocabile il genere degli atleti. E non è una notizia di poco conto, visto che – oltre a Mondiali, Europei e campionati continentali – la federazione internazionale sta tentando, con successo, di mantenere la boxe nel programma olimpico per la prossima edizione di Los Angeles nel 2028, di fatto prendendo il posto dell’IBA: al momento, oltre cento federazioni nazionali hanno aderito a WB.
- World Boxing, test sessuale obbligatorio per tutti
- Fermata Imane Khelif: lettera alla federazione algerina
- Cos'è il PCR, il test sessuale richiesto per Imane Khelif
World Boxing, test sessuale obbligatorio per tutti
Tra le federazioni pugilistiche aderenti a World Boxing c’è anche quella d’Algeria, che nella tarda serata di ieri s’è vista recapitare una lettera, che ha fatto seguito a una nota della federazione internazionale in cui si spiega che “World Boxing introdurrà un test sessuale obbligatorio per determinare l’eleggibilità di atleti uomini e donne che vogliono prendere parte alle competizioni. L’introduzione dei test obbligatori farà parte di una nuova politica su ‘Sesso, Età e Peso’ per assicurare la sicurezza di tutti i partecipanti e fornire un livello competitivo equo per uomini e donne”.
Fermata Imane Khelif: lettera alla federazione algerina
Il nome di Imane Khelif è citato espressamente, anche se i nuovi test riguarderanno tutti gli atleti e potrebbero portare allo stop di altre pugili “discusse” a proposito del loro genere: “In seguito ai piani di introdurre questa politica e date le particolari circostanze legate ad alcuni pugili che hanno combattuto alle Olimpiadi di Parigi 2024, World Boxing ha scritto alla federazione pugilistica algerina per informarla che Imane Khelif non potrà partecipare nelle categorie femminili alla Eindhoven Box Cup o a nessun altro evento World Boxing fino a quando non avrà effettuato il test sessuale”.
Cos’è il PCR, il test sessuale richiesto per Imane Khelif
La campionessa olimpica non sarà in gara in Olanda e non potrà combattere fino a quando non si sarà sottoposta al test, riservato a tutti gli atleti sopra i 18 anni. Di che tipo di test di tratta? Del PCR (reazione a catena della polimerasi) ideato da Kary Mullis nel 1983, una particolare tecnica di biologia molecolare capace di determinare il sesso di una persona alla sua nascita. “Gli atleti che verranno considerati uomini alla nascita, in virtù della presenza di materiale genetico del cromosoma Y oppure di una differenza di livello sessuale in cui si verifica l’androgenizzazione maschile, verranno ritenuti idonei a gareggiare in campo maschile“. Chissà se e quando Khelif si sottoporrà al test. Fino a quel momento, non potrà più salire sul ring.