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Strade Bianche, Pogacar più forte di tutto: cade, stacca Pidcock e trionfa in piazza del Campo

Impresa del campione del mondo, che nonostante una brutta caduta riesce ugualmente a staccare Pidcock centrando la terza vittoria in piazza del Campo

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non c’è modo di fermare Tadej Pogacar. Nemmeno quando la strada diventa scivolosa, con una patina di polvere che manda a terra il campione del mondo, rendendo così ancora più epica la terza affermazione alla Strade Bianche. Che arriva per manifesta superiorità nonostante la caduta ai -50 km dall’arrivo, che più di un’abrasione sulla spalla sinistra non sembra riservare al fuoriclasse sloveno, che bissa così il trionfo dell’anno passato sugli sterrati senesi.

Nemmeno una caduta può fermare super Tadej

Il trionfo di Pogacar, primo ciclista di sempre a trionfare nella “classica del Nord più a Sud” indossando la maglia iridata, arriva in coda a una giornata movimentata sin dalle prime battute, con un drappello di uomini in fuga sui quali proprio lo sloveno e Pidcock si riportano quando la corsa entra nel vivo.

È il britannico a dare la prima drenata sullo sterrato del Monte Sante Marie, quando al traguardo mancavano poco meno di 80 chilometri. È lì che i big entrano in azione, con Pogacar che va subito in marcatura su Pidcock cominciando a pensare già al momento nel quale tentare l’attacco.

La caduta rinvia i piani di qualche buon chilometro: Pogi finisce in un campo, ma riesce a rialzarsi in fretta e a limitare i danni anche in termini di secondi di distacco dal rivale, raggiunti 6 chilometri più tardi.

Pidcock è il primo degli umani, bene Wellens

La gara si decide sullo sterrato di Colle Pinzuto, a meno di 20 km dall’arrivo: l’accelerazione del capitano della UAE è devastante e non c’è modo per nessuno di tenere le ruote.

Pidcock va via del suo passo e riesce ad avere gioco facile quando deve liberarsi della compagnia di Swift (in fuga dal mattino), accontentandosi di una piazza d’onore comunque di valore. Pogacar arriva nella salita di Santa Caterina in totale controllo e al traguardo conta un minuto e 18 secondi sul britannico, mentre Tim Wellens (perfetto nel ruolo di stopper quando il capitano ha attaccato) ha chiuso in terza posizione.

Gli italiani, come prevedibile, non entrano mai in azione: Vendrame è il migliore, 16esimo a poco meno di 6 minuti dal campione del mondo. Il quale diventa anche il secondo ciclista della storia della Strade Bianche a guadagnarsi il diritto di avere un tratto di sterrato intitolato a suo nome, onore sin qui riservato soltanto a Fabian Cancellara, cioè l’unico assieme a Pogacar ad aver vinto la corsa per almeno tre volte. Anche se lo sloveno, che va per le 27 primavere, di questo passo rischia di aggiornare l’albo d’oro con una frequenza decisamente invidiabile.

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