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Striscione shock a Verona, pandemonio per la decisione della Figc

L'ammissione della Procura fa discutere: la scritta della vergogna all'esterno del Bentegodi non rientra nelle competenze della giustizia sportiva.

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Non si sono placate le polemiche per il vergognoso striscione esposto da alcuni tifosi del Verona all’esterno del Bentegodi prima della partita contro il Napoli. Una partita che, per usare le parole della Gazzetta dello Sport, si è giocata in “un clima di odio, violenza e discriminazione” tra “buuu” ai tocchi di palla dei giocatori di colore del Napoli e cori irripetibili a cui il settore ospiti rispondeva per le rime. Il giudice sportivo liquiderà tutto come “discriminazione territoriale”, una formuletta giuridica che probabilmente non centra il problema in tutta la sua gravità.

Figc: Nessuna punizione per lo striscione di Verona

E lo striscione? Su quello addirittura non ci sarà alcuna decisione. Dalla Procura Figc, infatti, hanno fatto sapere che non sarà preso alcun provvedimento per l’invito ai belligeranti a bombardare Napoli, con tanto di coordinate per i puntatori di missili. Lo striscione infatti, secondo, sarebbe stato esposto troppo lontano dallo stadio – in realtà a pochi metri – dove non può essere applicato il codice di giustizia sportiva. Insomma, per punire i responsabili bisognerebbe rivolgersi alla giustizia ordinaria. Ma con tutto quello che hanno da fare i magistrati, vuoi che si occupino di uno striscione?

Caressa: Daspo a vita per chi ha scritto striscione

Fabio Caressa, dagli studi Sky, è stato tra i primi a indignarsi: “Voglio dire una cosa a proposito di quello striscione e sapete bene a cosa mi riferisco. Lo striscione con le coordinate di una città. È una roba vergognosa. E dico che non bisogna generalizzare, bisogna trovare i responsabili, dare a queste persone il Daspo a vita da tutti gli stadi dl mondo. Sappiamo che allo stadio spesso ci sono episodi di cretineria, ma quelli che hanno fatto una cosa del genere sono persone cattive. È una cosa che non si può accettare, non so come abbiano fatto a guardarsi in faccia oggi senza sputarsi”.

Zazzaroni: Debole la presa di posizione dell’Hellas

Caustico nel giudizio anche Ivan Zazzaroni dalle colonne del Corriere dello Sport: “Non si tratta più di tifo, ma di estremismo. E l’estremismo non sollecita la risata, anche la più idiota. È benzina sul fuoco della violenza. È violenza chiamata, cercata. La presa di distanza del Verona è stata tanto opportuna quanto debole poiché generica. Nessun riferimento allo striscione e a chi se l’è attribuito. Conosco il presidente Maurizio Setti da molti anni, lo considero un amico, ma conosco anche il nostro calcio, le relazioni spesso non volute, subite, che lo complicano e lo insudiciano: so che è un mondo governato dalla paura e la paura è la camera oscura dove si sviluppa il negativo”.

Striscione Verona, il web invoca punizioni severe

E i social? La richiesta di punizioni severe per i responsabili si scontra col sospetto che alla fine nessuno farà nulla e i responsabili rimarranno impuniti. “Magari saranno anche contenti che si sia parlato tanto di loro”, ipotizza Bruno. “Lo striscione è firmato Curva Sud quindi si risale facilmente ai responsabili”, suggerisce Donatella. “Nessuna punizione? Tutto nella normalità”, si lamenta Domenico. “E in tutto questo i buuu verso i nostri calciatori di colore sono diventati quasi la normalità in quello stadio”, il commento di Giovanni.

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