Nessuno ha mai vinto il Super Bowl per tre anni di fila: Patrick Mahomes, l’uomo che sta tentando (con successo) di riscrivere i record di Tom Brady, potrebbe però diventare il primo a riuscirci. Con i suoi Kansas City Chiefs che si presentano con i favori del pronostico nell’evento che tutta l’America è pronta a celebrare, anche se a New Orleans la sfida contro i Philadelphia Eagles (già battuti due anni) si presenta come una delle più incerte delle ultime annate. Anche se poi buona parte dei milioni di spettatori collegati da ogni parte del mondo lo faranno per vedere come si presenterà all’evento Taylor Swift, fidanzata di Travis Kelce, giocatore degli Chiefs.
- Taylor e Donald mai così vicini: anche Trump in tribuna
- Barkley, un uomo in missione: e un anello l'ha già "vinto"...
- Mahomes va per la leggenda: Kansas può solo perdere
Taylor e Donald mai così vicini: anche Trump in tribuna
I bookmakers hanno piazzato scommesse a iosa sulla cantante statunitense, manco fosse l’atleta di punta della sfida: si può puntare su quante volte verrà inquadrata dalle telecamere, su chi avrà vicino di posto nel suo sky box, persino su quanti baci darà al suo amato Travis in caso di vittoria. Di più: c’è chi si dice convinto che, in caso di threepeat, Kelce chiederà ufficialmente la mano di Taylor sul prato del Caesars Superdome.
Insomma, robe da americani, come in una pellicola di Hollywood girata però in un evento reale, dove i sogni prendono vita per davvero. La fidanzatina d’America, acerrima nemica di Donald Trump, che pure sarà a sua volta New Orleans a godersi la sfida in tribuna, primo presidente della storia degli Stati Uniti a presenziare dal vivo a un Super Bowl.
Trump che ha avuto parole di elogio per i due protagonisti più attesi, cioè Mahomes e il quarterback Jalen Hurts degli Eagles, oltre che per i due giocatori (forse) più importanti delle due rispettive squadre, vale a dire appunto Travis Kelce e Saquon Barkley.
Barkley, un uomo in missione: e un anello l’ha già “vinto”…
Quest’ultimo, “quasi” MVP della stagione regolare, è il potenziale “crack” dell’edizione numero 59 del Super Bowl (rigorosamente segnata con i numeri latini: LIX): Barkley è un running back come pochi se ne sono visti negli ultimi decenni, uno di quegli elementi che possono cambiare con una giocata il corso di una partita.
Quando nel 2018 i NY Giants lo scelsero alla numero 2 del draft, più d’uno restò sorpreso dalla scelta. Ma è a Philadelphia che Barkley ha completamente fatto ricredere anche i più scettici: pochi giorni fa ha chiesto la mano della sua compagna, già madre dei suoi due figli, ora però punta a mettersi al dito l’anello che lo consacrerebbe nel gotha del mondo NFL.
Chiaro che la sua è un’altra di quelle storie che tanto piacciono agli appassionati americani: un anno fa non era ancora un giocatore degli Eagles, adesso fa sognare un’intera città che brama all’idea di interrompere la legacy degli Chiefs, ripensando alla beffa subita nel 2023 quando Mahomes nel finale ribaltò una partita dall’esito già segnato, trascinando i compagni verso una rimonta che ebbe del clamoroso (38-35 il finale).
Mahomes va per la leggenda: Kansas può solo perdere
Stavolta Kansas City si presenta ancor più come la squadra da battere. E non sono soltanto i due titoli vinti negli ultimi due anni a ricordarlo: miglior record stagionale nella lega, corsa intonsa anche nei play-off, dove Mahomes non sempre ha dovuto alzare i giri del motore per far tornare i conti. Andy Reid e il difensive coach Steve Spagnuolo sono altri due motivi per i quali una puntata sugli Chiefs ha ragione d’esistere: sanno come si vincono certe partite, sanno come poterlo fare anche contro una squadra comunque solida come Philadelphia, tanto che tutti sono concordi nell’affermare che alla fine saranno le difese (più degli attacchi) a determinare la fortuna dell’una come dell’altra squadra.
Al solito, però, a New Orleans lo sport in alcuni momenti passerà in secondo piano: tante le star attese sugli spalti (Bradley Cooper, tifosissimo Eagles, spera di prendersi la rivincita di due anni fa), mentre l’Halftime Show, lo spettacolo musicale dell’intervallo, prevede una star un po’ limitata come Kendrick Lamar che al pubblico extra americano dirà poco, tanto che c’è chi spera addirittura in una comparsata di… Taylor Swift, sempre lei. Che alla fine della fiera sarà la stella polare attorno alla quale ruoterà tutto il contorno che non sia campo. Dove Mahomes e Hurts dovranno soltanto pensare a non farsi distrarre da tutte quelle luci là intorno: i Super Bowl, a volte, si vincono evitando di farsi accecare.