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Superlega, Agnelli aveva ragione? Il dominio degli arabi fa ricredere il web

In poche settimane l'Arabia ha stravolto la geografia del calcio. E ora sul web in molti riabilitano Agnelli e il progetto naufragato della Superlega

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

E d’un tratto il web riabilita la figura di Andrea Agnelli. Merito o colpa, dipende dai punti di vista, dell’Arabia Saudita, che sta ‘dopando’ il mercato con i suoi acquisti folli. In poche settimane i petrodollari hanno stravolto il mondo del calcio, altro che Cina o Stati Uniti. E, ora, c’è chi dà ragione all’ex patron della Juventus, convinto sostenitore della Superlega insieme a Real Madrid e Barcellona come unico rimedio per risollevare le sorti dello sport più bello del mondo.

L’Europa e la fuga delle stelle: così è cambiata la geografia del calcio

In principio è stato Cristiano Ronaldo, l’uomo copertina. La stella da cui partire. Poi, Benzema. E, a seguire, una parata di campioni. Di tutte le età. Da Milinkovic-Savic a Neymar. L’ultimo nome? Il 21enne Gabri Veiga, talentino del Celta Vigo e futuro protagonista della nazionale spagnola. In una manciata di ore l’Al-Ahli l’ha soffiato al Napoli, quasi per ripicca dopo il no incassato da Zielinski.

Potere del danaro: il giocatore, spinto dal potente procuratore Pini Zahavi, ha accettato di lasciarsi ricoprire d’oro in Arabia Saudita, dove guadagnerà 12,5 milioni all’anno, anziché disputare la Champions con la squadra campione d’Italia.

Arabia Saudita senza rivali: ora il web dà ragione ad Agnelli

Agnelli ha perso la sua battaglia con la Uefa e l’ex amico Ceferin per la Superlega, che riteneva “vitale per non far morire il calcio”. L’ex presidente della Juventus sosteneva che andava “spezzato il monopolio della Uefa per dare ai club un futuro finanziariamente stabile”.

A distanza di mesi, ora c’è che inizia a dargli ragione. “Lui vi aveva avvertito, voi l’avete distrutto. Perdonali Andrea, non sapevano quello che facevano” scrive su Twitter Nic il Genio. Gli fa eco GleisonTop: “Avete affossato le idee di cambiamento di un uomo che ha avuto il coraggio di esporsi. Ora beccatevi i petrodollari e il calcio delle figurine”. “Avevi ragione tu: la Superlega era la soluzione. Guardali marcire ora, mentre tu te la ridi. Agnelli, presidente, eri e sei anni avanti a tutti quanti” commenta GioSC_03”.

Agnelli, ma c’è anche chi la pensa diversamente

Nel mirino i massimi organismi del calcio, come scrive Alessandro Tanzini: “Il trasferimento di Gabri Veiga nella Saudi Pro League certifica che Uefa e Fifa sono quasi spirate, mentre la Lega Serie A ha un encefalogramma che più piatto non si può. Il problema, però, erano la Superlega, Agnelli e la Juventus”. Ma non tutti sono d’accordo con quest’analisi.

“La narrazione del tifo bianconero secondo il quale la Superlega sarebbe stata la soluzione migliore per contrastare i petrodollari è agghiacciante ed è da minus habens soprattutto chi considera un Agnelli come Messia” commenta Cicala. “Ora la Superlega era per contrastare gli Arabi e Agnelli il salvatore della patria. Juventini siete uno spasso” aggiunge Gianni1926.

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