Uno spartiacque ha segnato la storia del calcio europeo (e non solo), con un prima e un dopo stabilito dalla cesura della sentenza della Corte di Giustizia Europea che oggi si è espressa sulla Superlega. Ha vinto A22 Sports, società promotrice di questa nuova competizione per club, contro giganti come UEFA e FIFA: ma a buon conto, come sarà il format di questo progetto la cui dirompenza è pari alla rivoluzione della sentenza Bosman?
- La Corte di Giustizia Europea rompe il monopolio UEFA
- Ecco come sarà il format della European Super League
- L'organizzazione del calendario e il numero di partite annuali
- La sostenibilità finanziaria dell'European Super League e il servizio streaming gratuito
- "Oggi seguire il calcio sta diventando proibitivo, servono idee nuove"
La Corte di Giustizia Europea rompe il monopolio UEFA
A22 sta per mettersi al lavoro per discutere con le parti interessate e proporre la propria Superlega, che ha ricevuto sostanzialmente il via libera dall’organo giudicante che si è espresso oggi, sentenziando come UEFA e FIFA siano detentrici di una posizioni di abuso dominante sul calcio, con norme riguardanti l’approvazione preventiva di nuove competizioni che la Corte ha reputato contrarie al diritto comunitario.
La tanto chiacchierata Superlega, progetto nato il 19 aprile 2021 su iniziativa di dodici club europei di primissimo piano (tra cui Juventus, Inter e Milan), nei piani di Bernd Reichart, amministratore delegato di A22, intende rompere il monopolio UEFA “durato quasi 70 anni” come ha specificato il comunicato della società, per permettere ai club di poter governare essi stessi “le competizioni paneuropee […], come avviene praticamente in tutte le leghe nazionali europee”.
O meglio, come stiamo per vedere non si tratta esattamente di quella Superlega del 2021. Come ha scritto inoltre il giornalista esperto di questioni economiche legate al calcio Marco Bellinazzo, la sentenza non è tanto un ok ad un progetto specifico, ma mira a liberalizzare le competizioni calcistiche europee. Che non saranno più in mano ad una sola entità organizzatrice, ovvero l’UEFA.
Ecco come sarà il format della European Super League
Nel dettagliato comunicato diramato da A22 vengono quindi esposti i piani del progetto della Superlega e il suo format. La European Super League, così si chiamerà, riguarderà competizioni sia maschili che femminili e sarà caratterizzata “da una vera piramide paneuropea composta composta da 64 club partecipanti in tre livelli”.
Più precisamente, in cima ci sono i livelli della Star League e della Gold League, ciascuno da 16 club partecipanti. Sono 32 invece le società che caratterizzano il terzo gradino, la Blue League. A differenza della Superlega originaria, nata come una franchigia sul modello americano, in questa ESL non ci saranno membri permanenti, ma un sistema di promozioni basato “sul merito sportivo”, a cadenza annuale così come le retrocessioni. Per poter entrare nella Blue League ci si baserà sui risultati delle squadre nei campionati nazionali.
Praticamente, come abbiamo visto siamo passati dalla franchigia a qualcosa di molto simile al sistema delle coppe europee UEFA. Ma vediamo gli altri dettagli di questa European Super League.
L’organizzazione del calendario e il numero di partite annuali
Le partite all’anno saranno come minimo 14, con i club riuniti in gruppi da 8 che giocheranno match in casa e in trasferta. La stagione si chiuderà con fasi ad eliminazione diretta e speculari promozioni. Il comunicato poi puntualizza: “Non ci sarà un incremento dei giorni di calendario delle partite rispetto a quelli previsti dalle competizioni attuali e le partite infrasettimanali non interferiranno con i calendari dei campionati nazionali”.
Come avverrà la selezione nel primo anno in cui entrerà a regime il format? Questa avverrà “in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni”, mentre verranno garantite condizioni di parità tra i partecipanti applicando regole di sostenibilità finanziaria e trasparenza nella loro attuazione.
Riguardo la competizione femminile, anch’essa sarà contraddistinta da leghe Star e Gold da 16 club ognuna. Immutati i gruppi da 8 e le 14 partite all’anno sia in casa che fuori. Promozioni e retrocessioni annuali, ed accesso nella Gold League tramite i risultati conquistati nei campionati nazionali.
La sostenibilità finanziaria dell’European Super League e il servizio streaming gratuito
Chiarito il format, vediamo ora nel dettaglio le questioni economiche e finanziarie. Il comunicato illustra:
“Per garantire la stabilità nella fase iniziale delle competizioni, i ricavi durante i primi tre anni della nuova competizione saranno garantiti per un importo superiore a quello attualmente previsto nel prossimo ciclo. I pagamenti di solidarietà saranno pari all’8% dei ricavi della Lega, con una somma minima di 400 milioni di euro, più del doppio dell’importo distribuito dall’attuale competizione paneuropea”.
Non solo il format sportivo in sé: A22 ha pensato anche all’aspetto commerciale e mediatico, ovvero la trasmissione delle partite. Sarà cura della stessa compagnia creare una piattaforma di streaming direct-to-fan, che si chiamerà Unify.
La caratteristica dirompente che potrebbe impensierire l’offerta UEFA è il fatto che il servizio sarà gratuito. Le partite sia maschili che femminili potranno essere seguite senza sganciare un centesimo nell’abbonamento base, quindi, con un’offerta che si annuncia basata non solo sui match in diretta, ma anche highlights, approfondimenti ed altri contenuti esclusivi e persino interattivi.
La domanda quindi sorge spontanea: come sarà possibile rendere sostenibile tutto ciò per le casse di A22? Le principali fonti di sostentamento e di ricavo per il progetto scaturiranno dalla pubblicità, “dalle partnership di distribuzione, dai servizi interattivi” ed anche dagli abbonamenti premium. La società di Reichart quindi si impegnerà a stringere accordi e collaborazioni con altri player e network per distribuire il proprio prodotto.
“Oggi seguire il calcio sta diventando proibitivo, servono idee nuove”
L’amministratore delegato di A22, a tal proposito, ha commentato: “L’attuale esperienza dei tifosi, con abbonamenti televisivi multipli, sta diventando proibitiva e necessita di nuove idee. Altre opzioni di intrattenimento migliorano continuamente le loro offerte di contenuti e il calcio ha bisogno di innovazione, soprattutto per attirare i giovani tifosi. […] Mettere i tifosi al primo posto accelererà la posizione singolare del calcio come unico sport veramente globale”.
Infine Reichart è persuaso che la nuova Superlega “creerà la competizione calcistica più avvincente d’Europa e allo stesso tempo consentirà di creare un ecosistema calcistico migliore e più sostenibile, sia per il gioco maschile che per quello femminile”. E a suo dire “potrà rafforzare i club storici che stanno faticando a competere a livello internazionale, permettendo al contempo un grande passo avanti a sostegno della piramide calcistica”.
Chi è Bernd Reichart, l’amministratore delegato di A22 che sta cambiando il calcio (battendo l’UEFA)