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Tamberi, lezione dal professor Bassetti: non sei un medico, guarda che i calcoli sono colpa della perdita di peso

L'infettivologo del San Matteo di Genova rimprovera l'azzurro, si dice dispiaciuto per le Olimpiadi ma lo rimprovera per considerazioni errate

Pubblicato:

Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

L’ultima stangata a Tamberi arriva dallo studio del professor Bassetti, l’infettivologo del San Matteo di Genova che ha avuto ampia popolarità all’epoca della pandemia. Al professore non sono piaciute le spiegazioni scientifiche addotte dall’azzurro in replica alle critiche che gli sono state mosse per l’eccessiva perdita di peso.

Lo sfogo di Tamberi sui social

Dopo la giornata clou delle sue Olimpiadi, tra ospedali, coliche, messaggi sui social e una gara voluta a tutti i costi, si è letto e sentito di tutto su Tamberi. Dalle accuse di voler essere protagonista ad ogni costo alle critiche per l’eccessivo dimagrimento. Sui social l’azzurro aveva provato a ribattere a chi lo aveva accusato di aver aumentato il rischio di insorgenza dei calcoli con il suo dimagrimento. In una storia su Instagram, il campione olimpico aveva scritto: «Giusto per dare qualche informazione in più a chi scrive senza informarsi… È l’aumento di peso che porta a un maggiore rischio di coliche renali non la perdita di peso…».

La lezione di Bassetti a Tamberi

Quella risposta però ha fatto sobbalzare sulla sedia l’infettivologo del San Matteo di Genova. Bassetti scrive sui social e rimprovera l’atleta di aver scritto «cose inesatte»: “Ho tifato come tutti gli italiani per Tamberi e mi spiace per i problemi medici che hanno compromesso la sua olimpiade. Tuttavia quando un atleta si improvvisa medico, dicendo che è solo l’obesità che può provocare calcoli ai reni, invade un campo non suo, dicendo oltretutto cose inesatte. Una perdita rapida di peso può favorire la comparsa dei calcoli renali. La perdita di peso implica anche una perdita di acqua e può determinare maggior rischio di calcolosi renale per la minore possibilità di eliminare le scorie e far precipitare i cristalli che determinano la comparsa dei calcoli stessi. Per alzare l’asticella della comunicazione medico scientifica occorre competenza e studio. Continuerò a tifare e a emozionarmi per il Tamberi atleta…”.

Sul web i tifosi si schierano con Bassetti

Fioccano le reazioni: “Incredibile che un atleta oro olimpico possa gestirsi da solo, senza lo straccio di un consulente medico, di una federazione, anche solo di una persona di fiducia. È una sconfitta per l’ecosistema che gli gravita attorno mica solo sua” e poi: “Ma è possibile, che ai livelli di un atleta come Tamberi, non ci sia nessuno che lo consigli, dal punto di vista medico? Non credo proprio che non lo abbiano seguito dal punto di vista nutrizionale” e anche: “Un mondo dove tutti sono medici avvocati ingegneri….una volta per esserlo bisognava studiare….adesso basta leggere internet”

C’è chi scrive: “L’unica cosa che non mi è mai piaciuta di Tamberi, è stato questo sui “fai da te” su più fronti. Dalla gestione alimentare a quella medica in generale… Purtroppo ha sempre mandato dei messaggi sbagliati e spero per lui che finalmente abbia capito che se ti autogestisci ma non sei un professionista di quella materia, ti può andare bene una volta, ma alla seconda purtroppo,devi fare i conti vol tuo fisico” e ancora: “Il ragazzo si allarga spesso. Anche quando ha espresso pareri contro Schwazer” e poi: “Se è vero che andava avanti con un bicchiere d’acqua al giorno è inevitabile che si finita così….”

Il web è scatenato: “Probabilmente un regime alimentare portato allo stremo e l’ ingranaggio corpo ha detto stop. Peccato grande atleta ma era inevitabile anche che non avesse le forze per esprimere se stesso al meglio” e anche: “Appena l’ho visto inquadrato ho pensato fosse seriamente ammalato. Sembra anoressico. Mi ha fatto pensare su come la federazione gli abbia potuto permettere di concorrere. Il finale era chiaro” e infine: “Rimango sbalordito se solo penso che un atleta Campione del calibro di Gimbo abbia fatto di testa sua o si sia rivolto a dei profani per quanto riguarda il regime alimentare”

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