Nole Djokovic sente profumo di ATP Finals e torna a scatenarsi. Il 2022 è stato un anno tribolato per il serbo, che ha perso la prima posizione del ranking mondiale avendo dovuto rinunciare a due Slam, in Australia e negli Stati Uniti, per la nota volontà di non sottoporsi al vaccino anti-Covid 19, ma che è comunque riuscito a trionfare a Roma e a Wimbledon.
L’obiettivo del finale di stagione per Djokovic, “precipitato” al numero 7 del ranking, è partecipare alle Finals di novembre a Torino, già virtualmente raggiunto proprio grazie al successo ai Championships che gli permetterebbe di volare alle finali a patto di stare nei primi 15 posti della Race.
Dopo la vittoria a Tel Aviv la certezza potrebbe arrivare in caso di successo anche nel 250 di Astana, dove Djokovic ha strappato il pass per la semifinale grazie al facile 6-4, 6-3 rifilato in un’ora e mezza al russo Kharen Khachanov: il numero 18 del mondo ha comunque lottato quasi alla pari con il più illustre collega, venendo tradito però dal servizio nei momenti chiave della partita nei quali la personalità di Nole ha fatto la differenza. Per Djokovic è la 14ª vittoria consecutiva, Laver Cup esclusa.
L’avversario di Djokovic in semifinale sarà Daniil Medvevev: l’altro ex numero 1 del mondo ha spazzato via in poco più di un’ora Roberto Bautista Agut con il punteggio di 6-1, 6-1. Ad un anno dall’ultimo incrocio nella finale a Bercy, quindi, si rinnoverà la sfida tra il serbo e il russo che aveva caratterizzato il 2021 tennistico con le finali a Melbourne e a Flushing Meadows.
Nobile anche l’altra semifinale che vedrà di fronte Andrej Rublev, che ha steso il francese Adrian Mannarino con un eloquente 6-1, 6-2 e Stefanos Tsitsipas. Il greco ha superato con il punteggio di 7-6(8), 6-3 Hubert Hurkacaz, risultato importante proprio in chiave Finals e aiuto potenziale per Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Il polacco è infatto uno degli atleti in corsa con i due azzurri per i tre posti vacanti per Torino.