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Tennis Coppa Davis Berrettini a ruota libera: Sinner, il nuovo allenatore e l'idea del ritiro

Matteo Berrettini ha deciso di raggiungere la nazionale italiana a Malaga dove i conferenza stampa ha parlato di tantissimi argomenti: gli infortuni, il rapporto con Sinner, il nuovo allenatore ed anche la data del rientro

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Matteo Berrettini a tutto campo, il giocatore romano ha deciso di raggiungere la squadra italiana a Malaga in vista delle Final Eight di Coppa Davis. Lui che alla maglia azzurra ci ha sempre tenuto tanto ha dovuto rinunciare alla possibilità di scendere in campo visto che è ancora alla prese con un infortunio. In conferenza stampa l’azzurro ha parlato di tanti argomenti a cominciare dalla sua voglia di tornare in campo.

Berrettini: cuore azzurro

La decisione di prendere un aereo e raggiungere la squadra a Malaga anche quando non hai la possibilità di giocare non è da tutti. Ma Matteo Berrettini ha sempre avuto un grande attaccamento alla maglia azzurra e anche questa scelta lo conferma: “Sono venuto qui per me e per la squadra, per prendere energia positiva allenandomi con i ragazzi e divertendomi sugli spalti. Purtroppo non posso essere in campo ma credo fortemente nel gruppo. Ho parlato con Filippo Volandri”.

Erano tutti contenti di avermi con loro – continua Berrettini – e quindi ho preso l’aereo e sono venuto qui. La squadra la vedo bene, con la giusta tensione, poi ci possono essere un milione di sorprese. Jannik? Direi che è discretamente in forma (ha detto ridendo), quindi siamo pronti alla battaglia”.

Il rapporto con Jannik Sinner

Nel 2021 la finale raggiunta a Wimbledon aveva messo Berrettini al top del tennis italiano, era lui il giocatore di punta ma complici gli infortuni e l’incredibile crescita di Jannik Sinner, ora è il 22enne a prendersi le luci della ribalta. “Ho sempre saputo che Jannik avrebbe fatto tutto questo. E’ una cosa che si sente quando giochi con un tennista di alto livello. La sua crescita era solo questione di tempo. Le condizioni di Torino e in generale dei tornei indoor, sono le sue. Dietro Novak sul veloce c’è solo lui”.

Non c’è invidia – dice parlando del suo rapporto con il tennista di San Candido – E’ una questione di sano agonismo. Lo definisco come credo lo abbia utilizzato lui negli anni precedenti. Sicuramene mi sarebbe piaciuto essere alle Finals, godermele come se le è godute lui. L’episodio di orino è stato la più grande delusione della mia carriera”.

L’addio a Santopadre e il nuovo allenatore

Ancora nessuna novità riguardo il nuovo allenatore. Dopo una stagione difficile e tanti anni insieme è arrivata la decisione di separarsi dall’allenatore storico Vincenzo Santopadre ma al momento “Martello” non ha ancora comunicato il nome del nuovo coach.

Sto finalizzando e appena avrò organizzato tutto lo comunicherò. Sto ancora considerando cosa è meglio per il mio futuro. Ma voglio spendere due per per Vincenzo perché senza di lui sicuramente non sarei qui. Ogni tanto mi riguardo le partite, i video sul telefono, quando ci divertivamo insieme giocando Futures e Challengers in giro per il mondo.

Se penso a me giocatore di tennis professionista penso a me e lui insieme. Ma alla fine è stato un processo a cui siamo arrivati insieme. Ci siamo guardati e abbiamo detti: mi sa che quando non c’è più niente da dare. Quando lo abbiamo fato avevo i brividi.

Fonte: IPA

Berrettini in campo a Malaga con la nazionale italiana di Davis

L’ipotesi del ritiro

Matteo Berrettini non nasconde che nella mente c’è stata anche l’idea del ritiro. Gli infortuni che lo hanno massacrato negli ultimi due anni lo hanno messo a dura prova dal punto di vista mentale.

Smettere è una cosa che si dice spesso quando si è molto giù. Io ci ho pensato seriamente una volta perché vedevo tutto buio. Non volevo trasformare in agonia uno sport che amo. Ma per fortuna ci sono tante persone che mi vogliono bene e hanno provato in tutti i modi a farmi stare meglio. Ci sono stati giorni in cui non avevo voglia di alzarmi dal letto, ma ho capito che è quello che devi trovare. La cosa che ti fa alzare dal letto, la nuova sfida. Non è una questione di soldi ma di sfida con me stesso.

Il rientro in campo

Ora è il momento di tornare a pensare anche a tornare a giocare. Berrettini non vuole forzare i tempi e spera nell’Australian Open: “Il percorso è min fase molto buona e sono contento perché quando sono in campo sorrido ed è una cosa che non mi succedeva fa tempo. Non so cosa mi riserverà in termini di risultati ma mi interessa poco. Quindi adesso penso solo a tornare in campo con il sorriso. Mi sveglio la mattina felice con la voglia di entrare in campo, di sudare di mettermi alla prova”.

Coppa Davis: il tabellone della Final Eight

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