Eletto come Champions of Champions del 2023 per meriti sportivi insieme a Simon Biles da L’Equipe, Novak Djokovic ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano francese in cui ha svelato alcuni aneddoti interessanti e affrontato vari argomenti, tra cui quello riguardante la questione Goat.
Chi è il Goat?
Nel corso dell’intervista rilasciata a L’Equipe, Djokovic ha dato la sua risposta sull’annosa questione riguardate chi sia il Goat nel tennis, questione che sicuramente appassiona più i fan che i diretti interessati: “Ci sono più risposte possibili. Una è: Sono il migliore. Se credessi ciò, ed è legittimo che uno sportivo professionista lo pensi, gli altri diranno che sono arrogante… che non rispetto gli altri, né le generazioni precedenti. La seconda è: non penso di essere il migliore, dimostrando la massima umiltà. La terza è: sono quello che sono, vado fiero di ciò che ho fatto, ma rispetto le altre epoche così come tutte le opinioni e lascio che siano gli altri a discutere su chi sia il Goat. Questa è la mia risposta. Io ho scritto la storia del mio sport con i miei record. Sono idoneo. Adesso tocca agli altri dire se è sufficiente oppure no. Rimane un’opinione soggettiva. Ma mi onora appartenere a questa casta”.
Su Tomba
Uno degli aneddoti raccontati dal n°1 del mondo riguarda un celebre sciatore italiano: “Alberto Tomba! La Bomba! Una persona fantastica. L’ho conosciuto per la prima volta quindici anni fa in Serbia. Mi ricordo ancora. Eravamo a una cena con molta gente. Ero seduto accanto a lui, ero super contento e lui era così simpatico! Abbiamo chiacchierato di tutto tranne che di sci. Io volevo apprendere un paio di aspetti tecnici. Ma lui mi ha detto: ‘No, niente sci, parliamo di feste, parliamo di vita!’ Abbiamo deciso che un giorno avremmo sciato insieme. Mi auguro che quel giorno arrivi perché prima o poi tornerò sulle piste. Ho giocato a tennis con Pete Sampras, devo sciare con Tomba e giocare a basket con Michael Jordan. Dopo ciò potrei ritirarmi da tutti gli sport!”.
Gli idoli d’infanzia di Nole
Djokovic ha anche svelato quali siano stati i suoi idoli d’infanzia, tra i quali rientra proprio anche lo sciatore italiano: “I miei tre idoli d’infanzia sono stati Pete Sampras, Michael Jordan e Alberto Tomba. Oltre a questi nomi mi piace Muhammad Ali, che ha avuto un impatto enorme con i suoi risultati sensazionali e un impatto sociale che ha ispirato tanta gente attraverso il suo coraggio e la sua integrità. Lo stimo molto. Ha sofferto, è stato incarcerato, ha vissuto molte battaglie. Per questo motivo la gente si identifica ancora di più in lui. Ha messo in gioco la sua carriera con forti convinzioni”.