La Laver Cup in programma a Vancouver non può certo soddisfare il palato degli appassionati (almeno non questa versione, priva cioè di tutte le stelle), e allora l’attenzione del pubblico italiano è tutta rivolta a quel che succede a Chengdu, dove l’ATP è tornato a battere bandiera a distanza di 4 anni dagli ultimi appuntamenti ufficiali in terra asiatica, interrotti a causa dell’arrivo della pandemia (non s’è giocato nemmeno nell’autunno 2022).
Musetti e il feeling ritrovato
E Lorenzo Musetti ha sfruttato questa finestra per ritrovare subito il feeling con il terreno di gioco: il veloce della città cinese, capitale della regione di Sichuan, l’ha costretto però a una piccola maratona contro il giovane australiano Philip Sekulic, classe 2003, che grazie all’exploit ottenuto al primo turno ha conquistato i punti necessari per entrare per la prima volta in carriera tra i primi 300 giocatori al mondo.
Un match che si sapeva avrebbe messo a dura prova il carrarino, che non giocava sul cemento indoor da più di 10 mesi, cioè dalla sfida con Jacr Draper alle Next Gen Finals, anche se poi aveva avuto modo di scendere in campo in Davis Cup sia a Malaga (perdendo contro Fritz e Auger-Aliassime) che la settimana scorsa a Bologna, cedendo molto a sorpresa contro il Canadese Diallo. Sconfitta che aveva suggerito a Volandri di non schierarlo nelle successive due gare contro Chile e Svezia (gli è stato preferito Arnaldi), consentendogli però di andare in Cina con qualche giorno in più di riposo nelle gambe.
Buona ripartenza
Contro Sekulic c’è stato da sgobbare, e nemmeno poco: vinto il primo set al tiebreak, e perso con la stessa moneta il secondo, soltanto nel terzo le cose hanno cominciato a prendere la piega desiderata, con il baby australiano (che in precedenza aveva battuto il portoghese Borges) che è calato in maniera abbastanza evidente non riuscendo più a contrastare soprattutto il gioco da fondocampo del toscano. Che invero ha rimuginato un po’ sul tiebreak del secondo set, perso quando era avanti 4-2 (Sekulic ha infilato 5 punti consecutivi, con tre dritti vincenti e beneficiando di un doppio fallo dell’italiano). E anche sul fatto che le tre palle break concesse le ha viste tutte trasformate, mentre delle 15 che s’è procurato ne ha convertite appena 6.
Adesso l’asticella è destinata però a lievitare: nei quarti Musetti affronterà il francese Arthur Rinderknech, giocatore ostico e dotato di un gran bel servizio (chiedere a Berrettini, che fu costretto ad abbandonare il campo nel corso del secondo set nel match disputato tre settimane fa agli US Open). Attuale numero 66 del mondo, a Chengdu il francese ha superato agevolmente i primi due turni battendo l’australiano Li Tu e lo statunitense Marco Giron, senza perdere un set ma vedendosi comunque costretto a vincerne ben tre al tiebreak. Avversario comunque scomodo, che per Musetti rappresenta però un bel test.
Il tabellone
Nel torneo cinese che apre la sequenza di appuntamenti in terra asiatica c’è Sascha Zverev a guidare il gruppo dei pretendenti al titolo. Ma sin qui il tedesco, reduce dal quarto di finale perso agli US Open contro Alcaraz, non ha brillato più di tanto: contro il russo Pavel Kotov, numero 100 ATP, l’ha spuntata al terzo vedendosi costretto ad alzare sensibilmente la percentuale di realizzazioni con la prima, pur di togliersi dai guai.
Nei quarti la testa di serie numero 1 (Musetti è la 2) Zverev affronterà il sempre ostico Mionir Kecmanovic, che sin qui non ha lasciato indietro neppure un set. Nell’altro quarto di finale della parte alta del tabellone si sfideranno invece Grigor Dimitrov (testa di serie numero 3) e l’australiano Christopher O’Connell, mentre dalla parte di Musetti occhio all’incrocio tra Roman Safiullin e Jordan Thompson, dal quale uscirà il nome del primo semifinalista nella parte di tabellone dove il solo Musetti è la testa di serie superstite (fuori Evans, Bublik e Purcell). Quella del carrarino sarà la seconda gara del programma, prevista intorno alle 8:30 italiane.