Andrey Rublev è uno dei giocatori più sensibili del circuito ATP. Spesso si è schierato contro la guerra e non ha mai nascosto i problemi legati alla pressione e alla salute mentale.
A Roma, n un’intervista rilasciata a The Guardian, è tornato a parlare della crisi avuta agli US Open quando scoppiò in lacrime ai quarti contro Tiafoe.
“Quelle partite sono state davvero, davvero deludenti per me perché alla fine le ho perse a causa mia. Sentivo di avere la possibilità di essere in semifinale ma non riuscivo a sopportare la pressione. Non potevo nemmeno giocare. Non stavo giocando a causa delle mie emozioni. Alla fine, ovviamente sono rimasto molto deluso. Mi ci è voluto un po’ per riprendermi. Alla fine, lo volevo così tanto che non riuscivo a sopportare la pressione durante le partite.Non stavo davvero giocando, ero completamente teso e pieno di emozioni negative che, alla fine, non mi davano nemmeno la possibilità di vincere una partita”.