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Tennis: Sinner a Rotterdam, Bertolucci fa una previsione importante

L'altoatesino, dopo la vittoria di Montpellier, affronta Bonzi in Olanda. L'ex campione guarda già lontano

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Jannik Sinner a Montpellier ha vinto il settimo torneo della sua carriera, seppure un Atp 250, dimenticando i dolori degli Australian Open. Il 21enne si tuffa ora nell’Atp di Rotterdam dove questa mattina affronterà Bonzi. C’è chi guarda più avanti per il tennista altoatesino ed è Paolo Bertolucci, ex campionissimo del nostro tennis, ex capitano della squadra di Coppa Davis e ora commentatore tv.

Bertolucci: “Sinner adesso non sente più la pressione”

Se Sinner supererà Bonzi, com’è nei pronostici, al secondo turno dovrà vedersela con Tsitsipas, numero 3 del ranking e finalista agli Australian Open (dopo aver battuto agli ottavi proprio Sinner, per il secondo anno consecutivo a Melbourne). Si vedrà se il nostro campione è maturato ulteriormente. Secondo Bertolucci, il torneo di Montpellier ha detto cose importanti sui progressi che la carriera di Sinner sta avendo. A cui, probabilmente, manca soltanto qualche scalpo importante per prendere ulteriormente fiducia nei suoi mezzi.

Bertolucci spiega: “Sinner ha confermato di trovarsi molto bene sul veloce indoor, di essere in grado di cogliere l’occasione quando è tra i favoriti di un appuntamento. Significa che Jannik non sente la pressione”.

Bertolucci: “Ecco cosa manca a Sinner per diventare top”

Contro Cressy, in Francia, Sinner ha costruito la vittoria con le sue armi: “Ha costruito il successo partendo dall’elevato rendimento al servizio in modo da evitare palle break pericolose da affrontare. Poi, grazie alla lucidità sui punti caldi, è diventato padrone“. Manca poco all’azzurro per entrare nella ristretta cerchia dei big: “Cosa manca per diventare da tennista implacabile nei tornei di livello inferiore a macchina da guerra anche nei Masters 1000 e negli Slam? A Montpellier abbiamo visto un Sinner davvero vicino ad essere completo: gestione perfetta del servizio, capacità di lettura in risposta, uso oculato delle palle corte. Senza guai fisici, avrà un’evoluzione naturale verso il top”.

La ricetta giusta, per Bertolucci, è questa: “Deve fare qualcosa in più in tutto ciò che ha imparato: il servizio deve diventare ancora più incisivo, deve avere continuità nei game in risposta, fare scelte sapienti quando ci sarà da variare il ritmo“. A quel punto, sarà un giocatore completo.

Sinner: i progressi con Vagnozzi e Cahill

La vittoria di Montpellier ha dimostrato già che Sinner, al top fisicamente, è un brutto cliente per chiunque. Sta funzionando, insomma, il passaggio al nuovo coach Simone Vagnozzi, nonché l’ingresso nello staff anche di Cahill. Lo stesso Vagnozzi, qualche settimana fa, ci ha tenuto a dire che “il suo bagaglio ora è più ricco”. E ancora: “Nel 2022 c’è stato qualche problema di continuità, Jannik ha avuto qualche infortunio che ha fermato i programmi, i progetti che avevamo. Ma Jannik nei grandi tornei ha fatto bene nel 2022, è stato avanti due set contro Djokovic a Wimbledon, è arrivato a match point contro Alcaraz allo US Open. Si è fatto trovare pronto, anche se negli Slam l’obiettivo non è fermarsi ai quarti come successo negli ultimi due Slam”.

Per quel che riguarda la collaborazione con Cahill, Vagnozzi ha spiegato: “Darren è una persona splendida, un ottimo professionista. Sono contento di averlo al mio fianco”. Cahill, l’uomo che ha accompagnato nell’ascesa Lleyton Hewitt, Andre Agassi e Simona Halep, diventati con lui numeri 1 al mondo.

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