Dopo l’annuncio come Friend of F1, con il ruolo di testimonial del circus per i giovani, Jannik Sinner è stato ospite della Ferrari a Maranello, dove ha visitato il museo e la fabbrica della Cavallino Rampante, per poi provare e testare una Ferrari Purosangue e una SF90 Spider Assetto Fiorano insieme all’head development test driver Raffaele De Simone.
- Sinner in visita a Maranello e l’esperienza alla guida
- La passione per la F1
- L’importanza della squadra negli sport individuali
Sinner in visita a Maranello e l’esperienza alla guida
Il nuovo Friend of F1, Jannik Sinner, oggi è stato ospite della Ferrari a Maranello, dove ha visitato il museo e la fabbrica della casa automobilistica fondata da Enzo Ferrari. Il n°4 ATP, che ha trascinato poche settimane fa l’Italia alla conquista della sua seconda Coppa Davis, ha avuto anche il piacere di guidare una SF90 Spider Assetto Fiorano e una Ferrari Purosangue: “Per me era la prima volta ed è stata un’emozione incredibile. In entrambi i casi mi sono sentito avvolto nell’auto, come se fosse un prolungamento del mio corpo. Un po’ come la racchetta: solo molto più grande…“.
La passione per la F1
Sinner ha anche parlato della sua passione per la Formula 1 nata grazie ai suoi familiari, ammettendo di seguirla ogni weekend, finali di tennis permettendo: “Ho sempre avuto una grande passione per i motori, è stato mio papà a passarmela. Ho sempre guardato la F1, spesso con mio nonno. Nel tennis se scendi in campo di domenica è perché sei finale, quindi se non riuscivo a vedere le gare era per un buon motivo”.
L’importanza della squadra negli sport individuali
L’altoatesino ha parlato anche delle similitudini tra il tennis e la Formula 1, due sport individuali in cui però la squadra ha un peso molto importante, come lo stesso Sinner ricorda in ogni intervista e in ogni premiazione di un torneo, in cui parla al plurale ridistribuendo i meriti tra tutto il team, consapevole che senza di loro quesi successi non è detto sarebbero arrivati: “Sia il tennis che le corse sono considerati sport individuali, perché sei solo in campo o nell’abitacolo. È però fondamentale avere un team alle spalle, una squadra che lavora in armonia per raggiungere un obiettivo. I sacrifici dei componenti sono gli stessi di chi gioca o guida: si raggiungono i risultati solo insieme”.
A proposito della squadra e del lavoro dietro le quinte, Sinner si è detto impressionato di come si lavora in una casa automobilistica importante e storica come la Ferrari: “Mi ha fatto molto piacere venire a vedere la passione con cui costruiscono macchine e motori. Mi ha impressionato soprattutto l’onore con cui lavorano a Maranello“.