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Tennis Toronto, Matteo Berrettini contro Jannik Sinner: finalmente il derby più atteso

Si tratta del primo incrocio di una saga che non voleva mai prendere vita, tra sorteggi “sfortunati” ed eliminazioni precoci dell’uno o dell’altro. In Canada la lacuna verrà colmata

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Finalmente l’Italia della racchetta potrà godersi il derby che da tempo immemore andava invocando: Matteo Berrettini contro Jannik Sinner, il primo incrocio di una saga che non voleva mai prendere vita, perché tra sorteggi “sfortunati” ed eliminazioni precoci dell’uno o dell’altro il confronto diretto tra i due tennisti copertina del movimento azzurro non s’era mai riuscito a consumare.

Una lacuna che a Toronto verrà colmata, perché nel match del secondo turno i due si ritroveranno l’uno contro l’altro, divisi soltanto dalla rete, come mai era capitato di fare nelle rispettive carriere.

Perché Berrettini e Sinner lo stesso campo l’avevano condiviso, ma soltanto in doppio, giocando un paio di gare in ATP Cup a inizio 2022 (entrambe vinte). Stavolta sarà tutto diverso: la sfida che più di ogni altro stuzzicava la fantasia degli appassionati italiani vedrà finalmente la luce, con qualche buon emigrato nella lontana terra canadese che magari riuscirà a godersela anche dal vivo.

Matteo, missione compiuta

Berrettini ha rispettato appieno il pronostico contro il francese Gregoire Barrere, l’ultimo ostacolo a frapporsi tra il romano e l’opportunità di andare a sfidare Sinner al secondo turno: 6-4 6-3 il risultato di una gara sostanzialmente mai stata in discussione, con Matteo che ha preso il comando delle operazioni sin dai primi scambi mostrando solo una lieve flessione in avvio di secondo set, quando ha consentito a Barrere di recuperare il break che aveva lasciato per strada nel primo gioco del secondo parziale.

10 ace e l’86% di prime in campo

Poi però di break ne ha infilati altri due e la pratica è stata liquidata in poco più di un’ora. Evidentemente la voglia di andare a confrontarsi con l’altoatesino era troppo forte per pensare di poter perdere ulteriore tempo e sprecare energie preziose: Berrettini è apparso solido e convincente come nei giorni migliori, ficcante come abitudine al servizio (10 ace e l’86% di prime in campo), efficace quando c’è stato da sfruttare le amnesie del rivale.

Magari ha faticato un po’ quando Barrere l’ha mosso da una parte all’altra del campo, ma in generale la prova offerta è stata apprezzabile e tale da consentire agli appassionati di pensare che quella con Sinner sarà una sfida davvero per intenditori, anche se è difficile capire che piega potrà prendere un match sin qui soltanto immaginato e mai realmente vissuto.

Il derby più atteso

Il dritto di Berrettini contro il rovescio di Sinner, la capacità di far leva sul servizio di Matteo contro la nuova mobilità di Jannik, che negli ultimi tempi ha imparato a cambiare spesso e volentieri fronte del gioco con una disinvoltura invidiabile.

Elementi che suggeriscono uno spettacolo gradevole e a tratti anche avvincente, dove la voglia di dimostrare di valere più del rivale sarà una molla ben superiore rispetto alle abitudini. Sinner arriverà più riposato al primo derby con Berrettini, avendo beneficiato di un bye al primo turno.

Ma il romano aveva bisogno di rompere il ghiaccio dopo 4 settimane di lavoro lontano dalle partite ufficiali (anche Sinner dopo Wimbledon ha pensato unicamente ad allenarsi).

Chi parte favorito?

Il ranking, e più in generale l’andamento dell’ultima stagione, indica chiaramente in Jannik l’uomo da battere, cosa che non sarebbe successa se questo incontro si fosse giocato nelle stagioni passate.

Seppur divisi da 5 anni di differenza, il match ha pure un qualcosa di “generazionale” al suo interno: Berrettini rispetto a Sinner è sbocciato tardi, e di fatto i due stanno condividendo il momento più alto delle rispettive carriere nella medesima epoca.

Le punte di diamante di un’Italia competitiva

Per l’Italia del tennis, che soltanto fino a una manciata di anni fa avrebbe pagato oro per vedere una sfida simile, sarà comunque una tappa rilevante in un percorso di crescita che offre oggi al mondo intero un movimento in ascesa, come rappresentato anche a Lorenzo Musetti che un paio d’ore prima del match di Berrettini contro Barrere ha liquidato in due facili set il giapponese Nishioka.

Matteo e Jannik però, senza nulla togliere ai pur bravi connazionali (i due Lorenzo e non solo), rappresentano probabilmente le punte di diamante, anche a livello simbolico per quanto fatto negli ultimi anni. Per questo un derby così non se lo potrà perdere proprio nessuno. Resta solo da capire quando si giocherà: probabile che sarà nella serata italiana di mercoledì 9 agosto, ma a breve se ne saprà di più.

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